L’autostrada più vecchia del mondo venne inaugurata il 21 settembre 1924 e ci hanno ricordato questo importante anniversario il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Regione Attilio Fontana e l’Ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
Nella circostanza del 1924 era presente il re Vittorio Emanuele III, arrivato su una vettura Lancia Trikappa, ma la notizia di spicco riguardava anche l’ingegner Piero Puricelli (1883-1951), senatore e anche avveduto imprenditore perché si era “inventato” questa particolare strada per sole autovetture, camion e motociclette.
In tal modo aveva evitato il traffico lento, ossia niente cavalli, carri e carretti, biciclette. Aveva in sostanza previsto, con largo anticipo, che il traffico veicolare sarebbe presto aumentato notevolmente. Aveva altresì pensato di favorire la velocità dei mezzi, creando pure distributori di benzina lungo il percorso e posando un asfalto di ottima qualità.
L’autostrada si avvaleva originariamente di due corsie (una per senso di marcia) e Puricelli era anche convinto che la Milano-Varese avrebbe favorito un ottimo collegamento con i fiorenti mercati dell’Italia settentrionale.
Per quanto riguarda il titolo sopra accennato e cioè “l’autostrada più vecchia del mondo”, che le fonti italiane dell’epoca davano per scontata, si tratta in realtà di una notizia non veritiera perché la Long Island Motor Parkway (Stato di New York) era stata progettata sin dal 1906 e aperta al traffico nel 1910. Ma anche la Bronks River Parkway, sempre nello Stato di New York, era stata aperta al traffico ad iniziare dal 1922.
Terminiamo con alcune curiosità storiche relative alla Milano-Varese. Nel 1925 le vetture sino a 17 cavalli pagavano 12 lire, sopra i 17 cavalli sino a 26, la tariffa era 20 lire per veicolo. Gli autobus, a seconda della lunghezza, pagavano tra le 40 e 60 lire.
Nel 1926 si conteggiò un traffico veicolare pari a 421.000 passaggi. A fronte di questo importante flusso, i casellanti erano stati obbligati a salutare militarmente gli utenti, obbligo che per fortuna cessò nel 1946.
