di Carlo Radollovich
L’atteso arrivo del presidente francese aveva fatto immaginare l’impostazione di una serie di intrecciate discussioni con Renzi a proposito dei migranti che Parigi continua a respingere.
I colloqui si sono svolti senz’altro, ma gli argomenti non sono stati approfonditi più di tanto: infatti, le opinioni franco-italiane in materia continuano a divergere, come osservato più volte nei giorni scorsi.
Molto più intensi e fruttosi sono stati i colloqui tra i ministri dell’Agricoltura Maurizio Martina e Stéphane Le Foll i quali, convinti e preoccupati che il pianeta terra stia affrontando duri anni anche sotto il profilo atmosferico, hanno firmato un importante documento congiunto sui cambiamenti climatici.
Ritornando a Hollande, va detto che il presidente francese, come già capitato per Putin, si presentava in ritardo all’appuntamento con Renzi. Dopo il consueto alzabandiera, sin qui puntualmente osservato in caso di visite di alti personaggi di Stato stranieri, iniziava il percorso a piedi per raggiungere il padiglione francese: un autentico bagno di folla che metteva a dura prova i servizi di sicurezza.
Le battute tra Renzi e Hollande, simpatiche e vivaci, scattavano su temi d’attualità. Anzitutto il presidente francese invitava quello italiano ad assaggiare la “baguette”, il ben noto pane d’Oltralpe, croccantissimo. Renzi ne masticava un boccone e aggiungeva secco (riferendosi alle recenti polemiche dolciarie innescate da Ségolène Royal): sarebbe ancor più apprezzabile se accompagnato da un pizzico di Nutella…
Poi, il corteo si trasferiva presso il Palazzo Italia, dove i due affrontavano argomenti politici, in attesa di sedersi a pranzo. Si parlava ovviamente dei migranti in generale, senza tuttavia dimenticare quelli che ancor oggi soggiornano miseramente tra gli scogli di Ventimiglia. Non ne usciva nulla di concreto perché ognuno rimaneva sulle proprie posizioni.
Continuavano invece le battute. Diceva Renzi: ho fatto assaggiare a François un vino italiano speciale, con tanto di bollicine, che sembra superiore allo Champagne. Il presidente francese si rifaceva più avanti, confermando di aver pranzato all’italiana, ma solo perché il pasto doveva essere consumato nell’ambito di un preciso spirito di ospitalità…
A chiusura della visita, François Hollande, fattosi serio, porgeva i suoi complimenti per come l’Expo 2015 è stata allestita e dichiarava che, al fine di poter ottenere la prossima esposizione internazionale, Parigi si ispirerà sicuramente all’Expo italiana.