di Carlo Radollovich
Il progetto presentato dal vicesindaco Balzani, in tema di trasporti, ha fatto scattare una serie di pareri negativi in merito alla relativa gratuità.
Ad esempio, l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha subito espresso un giudizio contrario, sostenendo che uno dei punti principali da affrontare non è quello della gratuità, ma consiste piuttosto nel miglioramento delle strutture: vedi acquisto di nuovi mezzi pubblici, revisione delle frequenze, evitando in ogni caso la corsa a tariffe più convenienti, in considerazione del fatto che il costo del biglietto Atm, se raffrontato a quello delle città che dispongono di metrò, risulta senz’altro il più conveniente in Europa.
Si potrebbe attivare, secondo Maran, la tariffa unica per tutta la città metropolitana, misura che sarebbe in grado di diminuire l’afflusso di auto (con pendolari a bordo) in direzione Milano.
L’assessore sottolinea pure che la proposta della gratuità dei trasporti risulterebbe in netto contrasto con l’idea originaria di aumentare il prezzo degli abbonamenti. E ora, confutando tale indicazione, si intenderebbe rinunciare ad incassi annui che si aggirano sui 170 milioni di euro?
Per la verità, Francesca Balzani non ha ipotizzato di partire a spada tratta con la gratuità, ma di realizzarla in modo graduale, nell’arco di circa cinque anni.
Si tratterebbe insomma di avviare cum grano salis una sorta di progressiva verifica per testare e valutare opportunamente i risultati ottenuti, iniziando ad esempio con un parziale progetto di viaggi gratis, limitandoli ad alcune linee.
Giuseppe Sala si è dichiarato completamente contrario alla gratuità e ritiene che la mossa del vicesindaco possa evidenziare soltanto contenuti di pura demagogia.
Dall’intero dibattito sulla delicata questione si può evincere che la “battaglia” per la conquista della poltrona più prestigiosa di Palazzo Marino prosegue senz’altro, senza esclusione di colpi, tra i vari candidati.
Non mancano neppure gli sfottò. Ne citiamo uno, particolarmente curioso, relativo alla Balzani: anziché “Punto e avanti” (un motto del vicesindaco), si è visto scritto sui social “Punto e aggratis”…