di Stefania Bortolotti
Lo sapevate che gli estrogeni esercitano un ruolo formidabile di neuro protezione del cervello femminile e sono responsabili di numerose performances mentali tipiche della donna, soprattutto sul versante della memoria e delle abilità verbali? Un esempio su tutti?
La capacità dei neuroni di connettersi in modo efficiente fra loro rigenerando le loro connessioni in presenza di estrogeni. Questo spiega perché la donna in menopausa, soprattutto se ha molte vampate di calore, tende a sentirsi confusa, a mettere poco a fuoco i problemi, ma soprattutto a dimenticare le piccole cose del quotidiano. Un bellissimo studio americano ha recentemente dimostrato che il numero di vampate di calore durante la giornata correla direttamente con l’abilità di ricordare una serie di parole e con il tono dell’umore, un problema ancora più marcato nelle donne che vanno in menopausa precocemente, soprattutto se per via chirurgica con rimozione delle ovaie.
È il motivo che ha spinto i curatori delle nuove linee guida della società internazionale della menopausa a suggerire l’uso della terapia ormonale sostitutiva a basso dosaggio nella cosiddetta finestra delle opportunità per la prevenzione femminile, cioè negli anni immediatamente attorno alla data delle ultime mestruazioni, in presenza di sintomi menopausali moderati e severi.
È proprio questo il momento di maggior vulnerabilità alla carenza estrogenica, ma anche di migliore efficacia dei trattamenti ormonali nella prevenzione delle patologie degenerative, prima fra tutti la malattia di Alzheimer.
