di Carlo Radollovich
Dopo voti contrari e tentennamenti durati cinque anni, è stata finalmente approvata, all’unanimità, l’attribuzione dell’Ambrogino d’oro a Letizia Moratti, primo sindaco donna di Milano, prima donna presidente della Rai, cofondatrice, con notevole impegno, della Fondazione San Patrignano.
Sarà così premiata la sua perseveranza nel sociale e il suo personale inserimento nella lotta contro gli stupefacenti, sottraendo a questo grave pericolo migliaia di ragazzi. Tutti i gruppi politici si sono dichiarati favorevoli all’importante riconoscimento. Sarà premiata la Moratti anche sotto il profilo delle relazioni internazionali che aveva saputo intessere attivamente durante l’alto incarico a Palazzo Marino.
Le restanti quattordici medaglie d’oro verranno assegnate ad Antonio Albanese (attore), Antonio Ballista (abile pianista, considerato uno dei più apprezzati accompagnatori di cantanti, non solo lirici), Paolo Biscottini (insigne storico dell’arte e docente di museologia presso l’Università Cattolica), Janiki Cingoli (grande esperto di Medio Oriente e direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente sin dalla sua fondazione), Arjola Dedaj (atleta paralimpica non vedente, vincitrice di diverse medaglie), Luciano Gattinoni (medico, docente universitario, direttore presso Fondazione Policlinico), don Aldo Geranzani (filosofo, rettore del Collegio San Carlo), Paolo Hutter e Paolo Oddi (giornalista e ambientalista il primo, avvocato il secondo, entrambi attivisti per i diritti civili), Mario Lavezzi (produttore discografico, compositore e cantautore), Sestilio Paletti (titolare di un’azienda immobiliare e grande benefattore), Luca Patané (tra i numeri uno dell’imprenditoria italiana nel settore viaggi), Annarosa Racca (presidente nazionale di Federfarma), Livia Zucchi Veronese (appartenente all’Ordine degli Architetti e grande benefattrice), Alberto Vitaloni (imprenditore, fondatore della San Carlo Gruppo Alimentare).
Per la cronaca riferiamo che la candidatura dell’editore Umberto Cairo, presentata da Matteo Salvini, è stata bocciata dalla maggioranza. Per il no si sono espressi il Pd e la Sinistra per Milano, mentre Elisabetta Strada, della lista civica Sala, non ha partecipato alla votazione. Per il sì si sono espressi Forza Italia, Lega, Milano Popolare e Lista Parisi.