di Carlo Radollovich
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, grazie all’ambizioso progetto architettonico firmato dallo studio internazionale Herzog & de Meuron, ha realizzato in viale Pasubio (area Porta Volta) un’elegante ed efficiente struttura, tutta in acciaio e vetro.
L’inaugurazione è avvenuta l’altro ieri e i milanesi sono rimasti incantati nell’osservare la straordinaria modernità dell’edificio.
Si sviluppa su una superficie abbastanza estesa e occupa complessivamente cinque piani. Sarà affiancato da uno stabile del Comune e da un altro della Feltrinelli.
Al piano terreno sarà situata la libreria Feltrinelli, che occuperà un ampio spazio, pari a cinquecento metri quadrati circa. Il primo piano ospiterà locali polifunzionali, adattabili anche per eventi dal vivo. Al secondo e al terzo piano, saranno allestiti gli uffici e diverse aule che saranno in grado di ospitare conferenze e seminari per un totale di 150 / 160 persone. Infine, il quinto piano disporrà di postazioni multimediali di lettura e non sarà dimenticato uno spazio per la caffetteria.
Accanto alla struttura prenderà corpo un’area verde, sicuramente apprezzata da residenti e non, che saprà offrire risalto ai resti ancora visibili delle mura spagnole. Verrà pure attrezzata con un’area giochi per bambini e con un valido impianto d’illuminazione per garantire al luogo ancora più sicurezza. Le piste ciclabili, per complessivi 1,2 chilometri, potranno collegare via Melchiorre Gioia con l’Arena Civica passando ovviamente per viale Pasubio.
Esiste qui una chiara intenzione: creare un grande centro culturale urbano di ampio respiro, organizzare convegni, corsi vari e rassegne cinematografiche che si alterneranno a mostre di diversa natura, ascolti mirati di musica e incontri artistici particolari. Sarà naturalmente garantita la collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali.
Insomma, dopo piazza Aulenti, la Torre Unicredit e i grattacieli CityLife (solo per citare alcune delle stupende novità ambrosiane), la nostra Milano sta sempre più brillando per audaci creazioni supermoderne, decisamente evolute e in costante progresso.