mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Gian Galeazzo Visconti e Venceslao IV

Da tempo il futuro duca di Milano custodiva il grande sogno di poter diventare signore di Milano con la significativa corona ducale in testa. E nel 1394, per poter dare concretezza a questa sua aspirazione, decise di inviare alcuni ambasciatori alla corte di Venceslao IV, figlio di Carlo IV, affinché si facessero interpreti di questa sua ambizione.

Tra gli ambasciatori figurava anche un certo frate, di nome Pietro Filargo, suo stretto parente, il quale, dopo essere diventato Cardinale, divenne pure papa con il nome di Alessandro V nel 1409 (ma successivamente fu considerato antipapa e scomunicato da Gregorio XII).

Inutile sottolineare che gli ambasciatori, dietro lauto compenso, avevano ricevuto espressamente l’incarico da Gian Galeazzo di ottenere, presso Venceslao, il privilegio di essere nominato duca.

L’imperatore chiese qualche giorno di tempo per le opportune riflessioni sul caso, ma è probabile che la risposta poteva essere positiva da subito, se si considera che nelle sue casse stava per entrare un’ingente somma di denaro.

Quando giunse a Milano la conferma ufficiale della nomina, scattò subito la possibilità di organizzare una grande festa, tanto che in data primo maggio dell’anno successivo (1395) fu concluso l’allestimento di un elegante teatro davanti alla basilica di Sant’Ambrogio. Gian Galeazzo diede il proprio assenso, estremamente soddisfatto per festeggiare l’importante avvenimento nel migliore dei modi.

Davanti a moltissimi cittadini, tra cui personalità di spicco provenienti anche da fuori, molti artisti si esibirono con azzeccate recite apprezzate da tutti i presenti. Ulteriori festeggiamenti si protrassero per circa tre giorni e, secondo quanto si raccontava, costarono ai Visconti non meno di centomila ducati.

Non male per colui che venne riconosciuto, a tutti gli effetti, come il primo duca della nostra città.

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