di Ugo Perugini
Mostra collettiva presso la Galleria Art Studio 38 di Milano, via Canonica 38, a cura del prof. Giorgio Grasso e la direzione scientifica della dott.ssa Mattea Micello. Dal 16 dicembre al 14 gennaio 2016.
L’introspezione nell’arte, questo il titolo della mostra. Un titolo intrigante e anche difficile da interpretare. L’introspezione è la capacità di guardarsi “dentro”, di avere la forza di entrare nel proprio intimo e mettere a nudo la propria personalità. Se lo si fa con sincerità, senza nascondimenti, senza reticenze, allora l’esperimento riesce.
Ci vuole onestà in questa operazione, però, perché è assai più facile – e anche umano – camuffarsi, nascondersi. Per fortuna, il processo di creazione è un’operazione che si protrae nel tempo e, lo sappiamo tutti, non si può “bleffare” per sempre.
Arriva un momento, magico diremmo, quando l’Artista comincia a lasciarsi andare, a perdere gradualmente tutti i freni inibitori che possono averlo bloccato all’inizio, dimentica il suo “io” egoistico e attinge a piene mani dal suo “Sé”, fino a ché il suo lavoro corrisponde alla sua vera personalità. E il messaggio che egli trasmette in questo modo da circoscritto ed egoistico finisce per diventare miracolosamente universale.
E’ bene dirlo. I lavori esposti in Galleria partono tutti da questo presupposto, dalla medesima spinta introspettiva anche se non tutti arrivano a quell’universale di cui si diceva.
Citiamo i nomi dei protagonisti di questo evento: Leonardo Pecoraro (autore dell’opera in evidenza), Pantaleo Cretì, Bruno Tosi, Francesca Bernabei, Ivo Vassallo, Tieffe, Carla Pistola, Elisabetta Oneto, Sandra Marzorati, Alberto Beretta Pace, Fabio De Vecchi, Miroa, Simona Marcimino, Abraham Caprari, Antonio Fumagalli, Francesco Ottobre.
Ma lasciamo ai visitatori della Mostra scoprire i percorsi che ogni Artista ha tracciato nella sua ricerca interiore, condividendoli o rifiutandoli, immedesimandosi o estraniandosi, fino a cogliere, se si raggiunge la giusta sintonia, il senso finale e nascosto del messaggio.