di Carlo Radollovich
Nel corso della manifestazione appena terminata, si è giunti a sfiorare le 400mila presenze di operatori e di visitatori, facendo registrare un aumento del 5% circa rispetto all’ultima edizione, svoltasi nel 2014.
Se aggiungiamo che il totale degli stranieri intervenuti è pari al 65%, possiamo dedurre che il totale complessivo di presenze raggiunge un autentico record. E’ stato notato un pubblico molto più attento rispetto alle precedenti Fiere, più desideroso di apprendere le varie tecniche di lavorazione del legno e del mobile in particolare, piuttosto che gironzolare tra gli stand per mera curiosità.
Sono arrivati da ogni luogo, dai Paesi anglosassoni, dalla Germania, dalle Americhe e da molte regioni italiane.
E’ sufficiente dare un’occhiata ai mezzi di trasporto, più affollati che mai: l’Atm ha reso noto che il sovrappiù dei passeggeri, rispetto ai normali giorni della settimana, ha quasi superato la consistente cifra di 800mila, di cui 150mila circa riscontrati all’arrivo della stazione di Rho-Pero, quasi eguagliando le punte che si erano verificate in occasione dell’Expo 2015. Si considerino anche i convogli di Trenord, rafforzati per tutta la scorsa settimana, che hanno riversato in Fiera una gran massa di persone, le auto private che hanno quasi sempre occupato i posti macchina a loro disposizione e addirittura il successo riscontrato nei prelievi “bike sharing”, giunti sino a 19mila.
E che dire della Fiera in sé, citando in breve alcune speciali novità che sono state presentate ?
Il colore che si è notato maggiormente in diversi settori è stato il giallo, mentre tra i metalli, che si sono assai distinti, spiccavano il bronzo, l’ottone e il rame.
Il legno ha ovviamente spopolato. Si è assai apprezzato il legno naturale, ma anche il laccato lucido. Le ceramiche sono state pure proposte con deliziosi e artistici motivi mosaicali.
Le cucine apparivano di “taglio” assai tecnologico, con finiture molto apprezzate, appartenenti a marche di prestigiosa provenienza, ma anche di natura semplice nel loro insieme.
Nel complesso, si è notato nei mobili una certa rinascita del classico. Ma si osservavano pure Design che, già embrionalmente, tendono a spiccare il volo verso il classico stesso.
Per concludere, diremmo che si è particolarmente sentita la necessità di poter disporre di una qualificata forza lavoro. Intagliatori e decoratori, ad esempio, sono molto ricercati, ma anche falegnami, con alle spalle una provata esperienza nell’arte di lavorare il legno, possono presto formare una valida squadra per introdursi, il più professionalmente possibile, nell’affascinante mondo del mobile.