Se l’8 marzo rappresenta un momento di riflessione sull’universo femminile in toto, i dati allarmanti sul calo di natalità nel nostro Paese, complice la pandemia di Covid-19 si piazzano ai primi posti come questione urgente da affrontare, per e con le donne.
Ecco perchè la Festa della Donna può diventare un’occasione per pensare anche al progetto di un figlio. Secondo l’ultima e recente Relazione al Parlamento sulla legge 40 che regola la Procreazione medicalmente assistita (PMA) in Italia, sono stati infatti circa 9.500 in meno i cicli iniziati con tecniche di PMA nel primo quadrimestre 2020 (corrispondente al primo lockdown) rispetto allo stesso periodo del 2019, pari ad una riduzione di quasi il 35% delle attività dei centri specializzati. A partire da questa riduzione, l’Istituto superiore di sanità (ISS) stima che l’impatto della pandemia sull’attività di PMA nel solo primo quadrimestre del 2020 potrebbe portare alla nascita di almeno 1.500 bambini in meno rispetto al 2019, ma con diversi scenari tracciati dall’autorità sanitaria che, nel peggiore dei casi, arrivano a prevedere un calo fino a -4.200 nascite.
“Quest’anno ricorrono i 18 anni dall’entrata in vigore della legge 40/2004 sulla PMA – ricordano Filippo Maria Ubaldi e Laura Rienzi, direttori scientifici di GeneraLife – una normativa che è stata nel tempo demolita da vari interventi di tribunali e Corte costituzionale. Ancora oggi, e la pandemia non ha aiutato, dato che Il 20% dei centri di PMA ha dovuto cedere spazi e personale all’assistenza di pazienti Covid-19, il primo accesso delle coppie ai servizi di medicina della riproduzione, per arrivare ad avere una diagnosi di infertilità, non è agevole. I nostri centri, in vari momenti di quest’anno, apriranno le porte a tutti coloro che vorranno avere un primo inquadramento della propria situazione, con informazioni utili ed esami specifici che consentiranno di sapere qual è il proprio potenziale riproduttivo”.
GeneraLife, gruppo leader in Italia nel campo della medicina della Riproduzione con 14 cliniche in tutto il Paese, invita al primo open day dell’anno sabato 12 marzo 2022, per il FERTY CHECK#2, seconda edizione della giornata di visite gratuite per donne e uomini con problemi di infertilità, dopo quella di settembre che ha visto eseguire oltre 100 check up in un solo giorno.