di Carlo Radollovich
Nel nostro articolo apparso ieri su “ilMirino” esprimevamo parere favorevole circa la proposta del commissario Giuseppe Sala (chiusura alle 24 anziché alle 23), confidando che la misura ventilata potesse essere approvata.
Purtroppo, il nostro sindaco, i commercianti in generale e l’Atm, la pensano diversamente. Sarebbe stato il presidente dell’Atm, piuttosto stizzito, a contattare direttamente Pisapia per dirsi assolutamente contrario all’inopportuna iniziativa.
Il sindaco non boccia la proposta in sé, ma precisa che posporre l’orario di chiusura implicherebbe una serie di differenti impostazioni dei trasporti, delle operazioni di pulizia all’interno di Expo e degli orari della città. Aggiunge inoltre che da Bruxelles (precisamente dall’organo preposto all’organizzazione delle Esposizioni), la chiusura per le ore 23 era stata indicata a suo tempo come non modificabile.
A tutto ciò si aggiunge anche il parere negativo espresso dall’Epam (Associazione Provinciale Milanese dei Pubblici Esercizi), che sottolinea come il prolungamento della chiusura d’Expo non favorirebbe le normali attività dei locali milanesi.
Il commissario Sala, che forse non si aspettava una risposta decisamente rigida, aggiusta leggermente il tiro della proposta stessa, affermando che l’idea di posporre la chiusura non implica affrettate prese di posizione; segnala tuttavia che molti cittadini e parecchi Paesi espositori si dichiarerebbero d’accordo. Raccomanda infine agli interessati di non voler chiudere subito l’argomento, ma di studiare assieme la più razionale e la più conveniente delle regole.
Decisamente favorevole per quanto espresso da Giuseppe Sala si è detto il governatore Roberto Maroni, considerando soprattutto il notevole afflusso di visitatori registrato in questi giorni.
Da parte nostra vogliamo sperare che si pervenga quanto prima ad un accomodamento della dibattuta questione. Si potrebbe ad esempio cominciare con l’allungamento d’orario di una sola mezz’ora per poi, eventualmente, modificare questa iniziale posizione di compromesso.
