di Carlo Radollovich
Vedrà la luce nell’ex area Expo, tra la Cascina Triulza e l’Expo Center, un polo ospedaliero dalle molteplici specializzazioni, progettato da Arexpo (vedi rendering), con un investimento di circa 200 milioni di euro. Si tratta di una nuova struttura che abbraccerà non soltanto i pazienti provenienti dall’Irccs Galeazzi (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) e da altri ospedali, ma anche coloro che proverranno dall’estero, come si confida, approfittando del comodo e agevole aeroporto di Malpensa, abbastanza vicino. Come si sa, alcuni Paesi europei dell’Est non dispongono di un’assistenza sanitaria al top e il nuovo ospedale potrebbe perciò svolgere una preziosa attività di supporto.
In sostanza, il gruppo ospedaliero San Donato, che include il San Raffaele, il Galeazzi e ulteriori diciassette strutture, sarà in grado di varare ciò che da subito viene denominato “Grande Galeazzi”.
Diamo uno sguardo al nuovo palazzo ospedaliero (sedici piani, con un’altezza complessiva di ottantacinque metri circa), la cui costruzione dovrebbe iniziare quest’estate, con la finalità di terminare tutte le operazioni necessarie entro tre anni. Ai primi tre piani troveranno spazio gli ambulatori, tra cui le indagini endoscopiche e la procreazione medicalmente assistita, i laboratori di analisi e ricerca, la sala conferenze, la sala mensa, la cappella , la farmacia, le attività relative alla diagnostica nonché i locali relativi al pronto soccorso. Al quarto, al quinto e al sesto piano verranno sistemate le sale operatorie, le stanze per terapie intensive e per l’emodinamica. Al settimo, è programmato l’inserimento di un’area completamente libera, da utilizzare (speriamo di no) in caso di evacuazione. All’ottavo, troveranno posto gli uffici e pure una centrale di sterilizzazione. Tra il nono e il quindicesimo piano si darà spazio alle degenze. Si avranno a disposizione circa seicento letti con l’impiego di seicentocinquanta medici.
L’edificio occuperà circa 20mila metri quadrati di terreno, mentre l’area complessiva si svilupperà su un totale di 50mila metri quadrati circa.
Per la verità, l’idea iniziale del progetto prevedeva una collocazione del “Grande Galeazzi” tra viale Monza e via Padova, davanti alle palazzine del San Raffaele a Turro, ma la Commissione urbanistica del Comune di Milano bocciava questo disegno per totale “incoerenza” (?) con il paesaggio.
Ora, si spera vivamente che i tempi preannunciati per l’edificazione di una struttura tanto importante, vengano mantenuti con l’auspicata puntualità.