Boffalora sopra Ticino è oggi un Comune della provincia di Milano, situato nel Parco Lombardo della Valle del Ticino. Proprio qui, nel 1645, tale barca venne adagiata nelle acque del Naviglio Grande, corso d’acqua ideato e disegnato attorno al 1150 dall’architetto genovese Guglielmo da Guintellino.
Questo natante, non certo elegante, ma provvidenziale per l’epoca in cui venne costruito, iniziava a trasportare contadini, commercianti e affaristi vari verso la nostra città’. Non era un mezzo di locomozione rapido, tenuto conto che impiegava sette ore circa per entrare in Milano e addirittura dodici quando al ritorno doveva affrontare il viaggio contro corrente.
Attraccò a Milano per l’ultima volta nel 1913, quando il presidente del Consiglio Giovanni Giolitti decise di sospendere le corse del vetusto “Barchett” perché in quegli anni veniva inaugurata la collaterale linea tranviaria.
Ma ecco la vera sorpresa: cento anni più tardi, nel 2013, grazie all’idea lanciata da una associazione di Boffalora, fu possibile creare un nuovo modello del natante, praticamente identico al vecchio, solo leggermente più corto e stretto. Si trattava di un riadattamento di un piccolo battello del Ticino che tecnici e appassionati della cittadina lombarda, in modo assai accurato, riuscirono a realizzare dopo mesi di lavoro nel tempo libero.
Ora, la barca rediviva necessita di alcuni ritocchi per garantirne la necessaria manutenzione. E perciò è auspicabile l’arrivo di uno sponsor che possa provvedere al riguardo. Ma da più parti si sottolinea soprattutto che le nuove generazioni possano affezionarsi a questa storia che ci ricorda tempi ormai passati, una storia che vede coinvolti, speriamo convinti, i milanesi e non solo.