di Carlo Radollovich
In molti abbiamo vissuto i disastri causati dal maltempo sabato notte.
I disagi sono stati numerosi in via Suzzani e strade adiacenti (zona Niguarda) dove il Seveso è esondato due volte a seguito di piogge intensissime, con una temperatura che si aggirava sui 18 gradi. Sono rimaste chiuse alcune vie e si è dovuto bloccare momentaneamente la Linea 5 della metropolitana.
Ma anche l’hinterland ha subìto diversi guai: una donna, a Baranzate, è riuscita ad abbandonare la propria auto in un sottopassaggio poco prima che l’acqua la travolgesse. Nella galleria situata presso la tangenziale Nord, tra Sesto San Giovanni e Monza, alcuni automobilisti sono scesi frettolosamente dalle loro autovetture quando l’acqua stava sfiorando i finestrini.
Ma anche il Lambro ha voluto recitare la sua parte uscendo dagli argini nel quartiere periferico di San Rocco (Monza), ove cantine e box sono stati allagati alla grande. E la mattina del giorno seguente si poteva osservare il traffico ripristinato su strade ancora parzialmente ricoperte da fango e detriti.
Ora, i metereologi prevedono per la corrente settimana, in particolare verso la fine, l’afflusso di temibili correnti africane. Fanno osservare che nella giornata di sabato 29 esse potrebbero far registrare picchi vicini ai 40 gradi. Questo inquietante fenomeno abbraccerebbe non soltanto Milano, ma addirittura l’intera regione.
Il termometro, quasi impazzito, creerà molta afa, probabilmente accompagnata da nugoli di zanzare e moscerini a seguito del repentino passaggio dal clima umido al grande caldo.
Senza dubbio ci troveremo nella condizione di dover combattere contro folate di vento africano che faranno schizzare le temperature ad elevati livelli. Da molti anni non ci infastidivano così pesantemente.
I consigli sono sempre gli stessi. Ne segnaliamo alcuni: bere acqua tanto e spesso, non uscire di casa nelle ore più torride, indossare abiti leggeri e di colore chiaro, seguire una dieta ipocalorica, limitare i caffè e non assumere bevande ghiacciate.