giovedì, Dicembre 19, 2024
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LA DISTRAZIONE ALLA GUIDA CAUSA PRIMA DI INCIDENTI STRADALI

di U. P.

In Italia nel 2013 si sono registrati più di 180.000 incidenti stradali con 3385 morti. C’è una leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma il numero di vittime è ancora decisamente elevato. La causa principale degli incidenti viene attribuita alla distrazione (16,6%), seguita dalla mancata osservanza della segnaletica (16,2%) e dalla velocità elevata (11,2%).

Andando ad analizzare più da vicino le cause della distrazione degli automobilisti che portano a queste conseguenze tragiche, si rileva che vi concorre soprattutto l’uso del cellulare, leggere o inviare messaggi o consultare i siti sullo smartphone. Guidare e telefonare è un reato in alcuni Stati americani ed europei. Il Codice della Strada italiano prevede dal 2007 il divieto per i conducente di usare apparecchi radiotelefonici ma consente l’uso di apparecchi a viva voce o con auricolare, purché non implichi l’uso delle mani.

Queste norme, in realtà, risultano superate, perché è noto che il viva voce è altrettanto pericoloso del telefono a mano. Secondo alcuni studi di neuropsicologia chi guida telefonando o inviando messaggi può risultare più pericoloso di chi è ubriaco. Vediamo perché. Chi ha bevuto in genere si rende conto che sta rischiando e, presumibilmente, dovrebbe guidare con maggiore attenzione; chi, invece, è distratto dal telefonino, crede di avere tutto sotto controllo, il che lo espone a maggiori rischi.

Questo, sia ben chiaro, non significa che guidare alticci non è reato. Al contrario. Tra le varie cose da non fare guidando c’è anche quella di fumare o mangiare (quest’ultima infrazione è prevista dal Codice della strada). Ma vediamo perché anche il viva voce rappresenta un pericolo per chi guida.

Chi telefona mentre guida (anche con auricolare o viva voce) deve capire le espressioni del suo interlocutore, quindi compie uno sforzo di attenzione che aumenta se l’argomento è particolarmente impegnativo (una discussione, un litigio, ecc.).

E’ decisamente meglio conversare (non litigare!) con una persona che abbiamo seduta accanto mentre guidiamo, perché anche lei starà attenta alla strada e ci darà dei segnali (smettendo di parlare) quando la guida diventa più impegnativa.

Naturalmente i neuro scienziati spiegano più scientificamente questo aspetto: quando si guida e si parla al telefono si attivano le aree visuo-spaziali poste dietro la corteccia prefrontale che rallentano le risorse di attenzione che utilizziamo nella fase di guida.

Un consiglio banale, per finire. Se ricevete un passaggio da qualcuno che guida e risponde al telefono o legge e invia messaggi, protestate e cercate di farlo desistere, magari consigliandogli di fermarsi. Nel suo e nel vostro stesso interesse.

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