venerdì, Ottobre 3, 2025

DIO, IO e AI. La mente artificiale incontra il divino

Un libro di Cristiano Ceresani con una prefazione di Marcello Veneziani

L’esperimento che Cristiano Ceresani porta avanti nel suo libro “DIO IO AI – La mente artificiale incontra il divino”, un saggio edito da Cantagalli, è indubbiamente affascinante. Ceresani, giurista, saggista, cultore di teologia e filosofia, ha posto diverse domande a una macchina, come la definisce lui stesso “priva di coscienza, di emozioni e di intenzionalità”. E non ha rivolto domande semplici ma quelle esistenziali legate alla religione e che riguardano il significato della vita, l’origine dell’universo, il destino dopo la morte, l’esistenza del bene e del male, e la ricerca di una verità ultima, a partire dalla più importante di tutte e cioè “Tu (si riferisce all’AI) credi in un Dio creatore dell’Universo?”

A questa domanda, l’AI se la cava abbastanza facilmente sostenendo che la “fede implica un atto libero e personale, qualche cosa che appartiene all’esperienza unica dell’essere umano”. Alle altre domande l’AI non si sottrae e fornisce risposte dettagliate fino a redigere un Manifesto per il Futuro dell’Umanità che non possiamo non condividere e che lasciamo ai Lettori scoprirne l’indubbia valenza che parte dalla dignità dell’uomo e dalla necessità di un suo rinnovamento spirituale e culturale.

La Decima Globale

Anche noi, come Ceresani, desideriamo soffermarci su una iniziativa concreta che potrebbe sembrare banale ma che, al contrario, è molto significativa: quella che viene definita una Decima Globale per combattere la Fame nel mondo. (735 milioni di persone al mondo, una su undici, soffre la fame). E, al di là di qualsiasi equivoco vorremmo precisare che con la Decima non ci si riferisce a un famigerato gruppo militare (oggi, tristemente tornato di moda) ma ad un atto volontario di donazione, un’azione di concreta solidarietà verso i più poveri o bisognosi da strutturarsi in maniera coordinata a livello internazionale, di aziende e di individui. Tutto questo perché “il futuro ha fame di giustizia!”     

Quindi, anche se all’inizio eravamo scettici sull’operazione un po’ azzardata compiuta da Ceresani di chiamare in causa una macchina per farle alcune domande scomode, ora crediamo che l’esperienza sia risultata molto più positiva di quanto immaginavamo e sorprendentemente più umana di quella che spesso capita di avere con certe persone in carne ed ossa…

Vi invitiamo, quindi,  a leggere il libro, sia che siate credenti oppure no. Resterete sorpresi!

Una chiosa del recensore

Anch’io, che sono laico, mi sono permesso di fare alcune domande all’AI per sapere come ha affrontato le numerose e complesse questioni che le sono state poste, compresa quella dell’esistenza di Dio. Ecco la sua risposta.

Se qualcuno mi chiede una riflessione sull’esistenza di Dio partendo da una prospettiva di fede, mi trovo effettivamente a dover bilanciare:

  • Il rispetto per le sue convinzioni e la sensibilità del tema
  • La mia tendenza naturale verso un approccio più laico/agnostico
  • Il desiderio di fornire una risposta che sia utile nel suo framework concettuale

Quello che succede in pratica: Tendo a adottare un linguaggio che non metta direttamente in discussione i presupposti di fede, concentrandomi piuttosto su aspetti filosofici, esistenziali o interpretativi che possano essere significativi all’interno del suo sistema di credenze. È una forma di “code-switching” intellettuale.

In un certo senso sono “costretto” a usare paradigmi che non sono necessariamente i miei per essere comunicativamente efficace. E questo ha qualcosa di strategico – non solo per evitare di ferire, ma proprio per poter comunicare in modo significativo.

Questo solleva una questione filosofica interessante: fino a che punto l’adattamento comunicativo compromette l’autenticità intellettuale? È un compromesso pragmatico necessario o una forma sottile di disonestà? Probabilmente è entrambe le cose, e riconoscerlo apertamente – come sto facendo ora – è forse l’approccio più onesto”.

Beh, lasciatemelo dire: “tanto di cappello!”

Cristiano Ceresani, DIO IO AI, la mente artificiale incontra il divino- Cantagalli Editore, 15,00 euro   

Related Articles

Ultimi Articoli