di Ugo Perugini
Hai difficoltà nei rapporti con gli altri? Fai fatica a relazionarti, ad avere amicizie? Stare con chi non conosci ti mette ansia? Capisci poco gli altri e le loro reazioni? Probabilmente l’OXT non funziona bene. Che cos’è l’OXT?
Si tratta del gene della socialità, scoperto recentemente da alcuni studiosi dell’Università della Georgia che ne hanno pubblicato i risultati su una rivista del settore. Questo gene, l’OXT appunto, secerne ossitocina, nota anche come ormone dell’amore e dell’allattamento. L’esperimento ha coinvolto 120 persone, alle quali sono stati prelevati campioni di saliva per poterne analizzare il Dna e in particolare lo stato di attivazione del gene OXT.
La ricerca ha rilevato che chi ha questo gene che funziona poco è scarsamente portato ai rapporti sociali con tutte le persone, persino con i propri cari. Un’ulteriore verifica attraverso la risonanza magnetica ha messo in evidenza che queste persone non sono in grado di elaborare le espressioni dei volti delle persone e quindi mostrano una ridotta intelligenza sociale.
Naturalmente, la funzione del gene non è statica e può attivarsi nel corso della vita. Chissà, però, se in futuro sarà possibile intervenire sull’OXT per migliorare il rapporto sociale delle persone? In certi casi, ce ne sarebbe bisogno.
Nell’attesa, possiamo ricorrere a un mezzo più banale ma più efficace che è l’abbraccio. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che un abbraccio che duri almeno 20 secondi produce ossitocina che ha benefici effetti sulla nostra salute fisica e mentale, oltre a rilassarci. Ma non dimentichiamo che l’abbraccio deve essere un gesto reciproco!
Chi vuole approfondire, può leggersi l’articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science