di Antonio Barbalinardo
La storia di Milano è legata alla festività di Sant’Ambrogio Vescovo e Dottore della Chiesa, patrono della città di Milano. La festività del Santo Patrono è molto importante prima per la fede e la devozione dei milanesi verso Sant’Ambrogio, poi per l‘aspetto Civico amministrativo e infine per l’avvio della stagione Scaligera che porta alto il nome di Milano nel mondo.
La giornata di Sant’Ambrogio 2014, grazie al clima mite, ha dato l’opportunità ai milanesi e non di poter girare la città, poter scegliere tantissimi luoghi da visitare, così poter andare per negozi e visitare i mercatini natalizi a partire da quello intorno al Castello Sforzesco, quale la Fiera degli “Oh bej, oh bej”, Fiera trasferitasi già da diversi anni dalle vie intorno alla Basilica di Sant’Ambrogio alle vie intorno al Castello, oppure visitare le bancarelle intorno al Duomo e in tantissimi altri luoghi della città. Inoltre essendo anche la prima domenica del mese c’era la possibilità di poter visitare diversi musei a ingresso gratuito, iniziativa voluta dal Ministero della Cultura.
Pertanto i milanesi e i turisti hanno avuto molte opportunità e scelte sia per la ricerca dei regali natalizi sia per lo svago anche culturale.
Molti milanesi hanno rispettato la sacralità della festività con la partecipazione nella mattinata alla Santa Messa Pontificale nella Basilica di Sant’Ambrogio presieduta da Sua Eminenza Cardinale Angelo Scola, Messa concelebrata da Sua Eccellenza Monsignor Erminio De Scalzi Abate della Basilica, dai Vescovi Ausiliari Angelo Mascheroni, Pierantonio Tremolada e Paolo Martinelli e dai Monsignori del Capitolo di Sant’Ambrogio e tanti sacerdoti.
Nell’omelia il Cardinale Angelo Scola, ha detto: “Sant’Ambrogio è stata un esempio clamoroso di testimonianza, che da un’improvvisa acclamazione di popolo lo costrinse, mentre era un brillante funzionario della Roma imperiale a interrompere la sua carriera politica per dedicarsi totalmente a Dio e ai fratelli nel ministero episcopale”.
Il Cardinale Scola ha fatto riferimento a quanto disse il Cardinale Montini, oggi Beato Paolo VI, nell’omelia del 7 dicembre 1957 e ha anche parlato della lettura dell’Epistola del giorno della Lettera agli Efesini.
Il Cardinale Scola ha inoltre esortato i fedeli riferendo: “Noi fedeli e, in qualche misura, tutti i milanesi della nostra metropoli plurale dobbiamo continuare a trafficare, attraverso i nostri personali talenti, questa imponente eredità. Più che mai la Milano di oggi è alla ricerca di un’anima capace di sanare le contraddizioni e far vivere in unità e concordia tutte le diversità che la abitano. Rimettere al centro l’uomo, di questo Milano ha bisogno. Di un nuovo umanesimo non frutto di elaborazioni teoriche, ma dell’impegno quotidiano, coraggioso e costruttivo di tutti i cittadini, i corpi intermedi, le istituzioni. La nostra città chiede di essere amata in tutti i suoi abitanti, a partire da chi più è nel bisogno”.
Dopo la santa messa, i fedeli hanno potuto visitare la Cripta di Sant’Ambrogio e dei Santi Martiri Gervasio e Protasio.
Oltre l’aspetto religioso, la festività di Sant’Ambrogio è anche la giornata della Riconoscenza con la Cerimonia della consegna delle “Civiche Benemerenze” dove sono consegnati gli Attestati di Benemerenza alle associazioni o alle persone che si sono distinte nei diversi campi e settori. Mentre le Medaglie d’Oro sono destinate a personalità di ogni ambito che hanno dato lustro alla città. Così a poca distanza dalla Basilica di Sant’Ambrogio presso il Teatro Dal Verme si è svolta la cerimonia della consegna degli Attestati e delle Medaglie d’Oro 2014. La Cerimonia della consegna degli Attestati e delle medaglie d’Oro, si è svolta alla presenza dei Membri della Presidenza del Consiglio Comunale, dei Presidenti dei Gruppi Consiliari e delle massime Autorità Civili e Militari.
Il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo hanno consegnato: 2 Medaglie d’Oro alla Memoria, 34 Attestati di Benemerenze e 30 Medaglie d’Oro.
La cerimonia è iniziata con la consegna delle Medaglie alla Memoria per il giornalista e scrittore Gianluigi Melega e per il medico e ricercatore Mario Giovanni Sideri.
Sono stati consegnati gli Attestati di Benemerenze, subito dopo è iniziata la consegna delle Medaglie d’Oro, consegnate in ordine alfabetico a: Mario Amico, Giselle Borioli, Paola Bottini, Fernando Burgo, Ugo Cioffi, Remo Danovi, Valentina Diouf, Nino Formicola in arte Gaspare, Alberto Fortis cantante, Gianni Fumagalli, Adriano Galliani Vicepresidente e A.D. del Milan, Filippo Grandi, Alessandro Marangoni ex Questore di Milano, Pietro Cesare Marani, Enzo Mari, Sandro Martini, Chiara Montanari, Gabriele Nissim ideatore del Giardino dei Giusti al Monte Stella, Silvio Novembre ex maresciallo della Guardia di Finanza, collaborò con l’avvocato Giorgio Ambrosoli Commissario liquidatore del Banco Ambrosiano, Ernesto Pellegrini ex patron dell’Inter, Carlo Sini, Società del Quartetto di Milano, Angela Maria Stevani Colantoni, Don Domenico Storri, Adele Teodoro e il musicista Fabio Treves.
La giornata festiva milanese è proseguita nel pomeriggio con l’apertura della stagione musicale alla Scala, dove è stata presentata l’opera Fidelio musicata da Beethoven e diretta dal maestro Barenboim. Alla Prima alla Scala era presente il presidente del Senato Pietro Grasso, il sindaco Giuliano Pisapia, il ministro della Cultura Dario Franceschini e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e molte altre personalità e VIP. Tutta la zona intorno alla Scala era blindata con la presenza di circa 700 agenti tra le diverse Forze dell’Ordine poiché si temevano manifestazioni di proteste da parte degli Antagonisti, dei No TAV, dei giovani dei diversi Centri Sociali. Purtroppo i temuti scontri tra questi e le Forze dell’Ordine ci sono stati anche con lanci di uova, zucchine, petardi e fumogeni vari.
Intanto all’interno della Scala l’opera era avviata mentre al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, moltissime persone erano davanti agli schermi allestiti per seguire in diretta l’opera, e un nutrito gruppo di giovani dimostranti hanno attraversato la Galleria, dove tutti i presenti si sono allontanati lasciandoli passare, i dimostranti si sono diretti nella piazza della Scala lasciando una grande scia di fumogeni, per fortuna senza nessun incidente, però dopo si è saputo che c’erano stati due carabinieri feriti in altre circostanze intorno alla Scala.
Questa è stata in parte uno spaccato di tre momenti della giornata festiva di Sant’Ambrogio, giornata importante e particolare per Milano, che è finita con una serata che poteva avere seguiti peggiori, ma nonostante tutto si ringrazia Sant’Ambrogio per com’è terminata.