venerdì, Novembre 15, 2024
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CREMONA:TIFO PER MACRON ? NO, PER LA SQUADRA DI CALCIO

di Carlo Radollovich

La giornata di ieri è stata per Cremona una festa da ricordare a lungo: dopo anni di frustrazioni calcistiche che avevano demoralizzato numerosi tifosi, ecco finalmente la tanto attesa risalita in Serie B da parte della Cremonese.

Per la verità, le scene d’entusiasmo per il traguardo raggiunto si erano già evidenziate sabato sera, quando la “Cremo”, così chiamata da molti aficionados, aveva battuto il Racing Roma per 3 a 2, dopo attimi di autentica tachicardia. Ieri, domenica, la felicità dei cremonesi si era diffusa in quasi tutti i quartieri e quando le esplosioni di estrema contentezza si erano pure manifestate in serata, le persone a digiuno di calcio ritenevano che si stesse festeggiando la vittoria del neopresidente francese Emmanuel Macron…

La squadra in grigio-rosso rappresenta una società che è stata fondata nel lontano 1903 presso il ristorante Vesuvio, ubicato assai vicino al Torrazzo. Il primo presidente, tale Emilio Faia, non aveva dimestichezza con il pallone. Era solo un bravo sarto, però innamorato dello sport in linea generale. L’affacciarsi al mondo agonistico del calcio avvenne soltanto nel 1911, quando il primo allenatore della squadra, Nino Gandelli, iniziava a far sognare numerosi tifosi del pallone.

Dopo l’inevitabile stop a causa della Grande Guerra, alla ripresa dei campionati la squadra salì in Prima categoria. Successivamente, tra fasi alterne di classifica, toccò dapprima l’ambito traguardo della Serie B nella stagione 1935-1936 per poi raggiungere niente meno che la “A” nel 1988-1989. Dopo alterne fortune, con partite disputate in Serie C1 e C2, ecco la tanto attesa resurrezione: di nuovo in “B” tra l’incontenibile gioia dei tifosi.

Ma chi sono i campioni che negli ultimi anni sono stati molto vicini alla Cremonese?

Sicuramente Gianluca Vialli, Antonio Cabrini ed Emiliano Mondonico, giusto per citarne solo alcuni. Essi puntano sin d’ora ancora più in alto, pronti a scommettere che la squadra del cuore possa presto ritornare a respirare l’aria ancora più profumata della Serie A.

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