La 45enne maltese, presidente uscente dal Parlamento europeo, è stata riconfermata nell’incarico, sino al 2026, con una maggioranza di 562 voti su 699 pari al 90,2%, ossia la percentuale più alta nella storia del Parlamento stesso.
Altrettanto importante, per quanto riguarda l’Italia, la nomina tra i vicepresidenti di Antonella Sberna e di Pina Picierno, alla sua terza legislatura.
Ma ritorniamo al presidente Roberta Metsola, la quale, dopo il brillante risultato conseguito, si è dichiarata soddisfatta soprattutto per il forte consenso espresso dai deputati a favore delle idee europeiste.
Nel suo discorso è stato particolarmente apprezzato il riferimento ad Alcide De Gasperi e anche la seguente frase pronunciata in perfetto italiano: “La tendenza all’essere uniti è una delle costanti della storia. Parliamo, scriviamo, insistiamo e non lasciamo un istante di respiro affinché l’Europa rimanga l’argomento del giorno”.
E in seguito ha indirizzato un caldo invito a realizzare un’Europa di cui “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sarebbero orgogliosi”. Insomma si è compreso che la Metsola, quattro figli e un marito finlandese, a suo tempo viva espressione della generazione Erasmus, desidera a livello personale e non solo la creazione di un “centro” europeo, ispirandosi e riallacciandosi a quel progetto che da sempre aveva coinvolto i padri fondatori dell’Europa.
E’ certo che la presidente, nel corso dei prossimi due anni e mezzo, si troverà ad affrontare alcune difficoltà, anche perché, purtroppo per lei, gli spunti euroscettici stanno aumentando. Ma il progetto europeista, a cui si riferiva, potrà radicarsi nei nostri cuori solo se entusiasmo, volontà e fiducia contraddistingueranno alla grande le prossime mosse.
