lunedì, Dicembre 23, 2024
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La commemorazione dei defunti al Cimitero Maggiore di Musocco

di Antonio Barbalinardo

È stato celebrato ieri, 2 novembre, la giornata della commemorazione dei defunti, celebrazione che si svolge in ogni paese grande o piccolo che sia, perché quasi tutti in questa giornata in qualche modo si è coinvolti e ci si reca al cimitero per visitare un proprio familiare defunto.


La letteratura è piena di riferimenti a questa particolare giornata dedicata al ricordo dei defunti dove si va al cimitero per la visita sulla tomba o al loculo del caro familiare defunto: del marito, della moglie, del figlio o figlia, della mamma o papà, o degli amici, è un rito che è svolto da moltissime persone anche laiche.
Il grande attore Totò, a tale commemorazione aveva dedicato una poesia dialettale con un profondo e intenso significato, una poesia molto bella “La livella”, la prima strofe riporta: “Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll’adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero…”.
Nei cimiteri milanesi come in tutti gli altri di ogni paese o città, sono state celebrate sante messe di suffragio nel ricordo dei defunti.
A Milano il cardinale Angelo Scola già domenica 1 novembre aveva presieduto la celebrazione Eucaristica per i defunti al Cimitero Monumentale. Invece ieri presso il Cimitero Maggiore di Milano più conosciuto come il Cimitero di Musocco, la commemorazione pubblica nel ricordo dei defunti è stata celebrata nel pomeriggio con la Santa Messa presieduta dal Vescovo Ausiliare Monsignor Paolo Martinelli dell’ordine dei frati Cappuccini, concelebrata dal Vescovo di Emdibir dell’Etiopia Abba Musiè anche lui dei frati Cappuccini.
Il piazzale antistante alla cappella cimiteriale era pieno di tantissimi fedeli che hanno partecipato a quel momento molto intenso di preghiera nel ricordo di tutti i defunti, dove ognuno nell’intenzione personale l’ha rivolta al proprio familiare.
Nell’omelia, Sua Eccellenza Monsignor Martinelli ha riflettuto sulla morte e i nostri cari e ha detto: “Ognuno di noi cerca di tenere un ricordo più caro, a volte invece si cerca anche di rimuovere la memoria e questo è tipico del nostro tempo.

Celebrazione eucaristica
Celebrazione eucaristica

L’uomo d’oggi sembra essere spesso senza memoria con un profondo senso del nulla che lo pervade. Esiste invece un altro atteggiamento davanti alla morte che potremmo chiamare di gratitudine, avere il coraggio di ringraziare per coloro che ci sono stati donati nella vita come parenti, come amici, come compagni di cammino. Essere grati per il loro volto e ricordarlo con un forte senso di ringraziamento, ricordare con letizia il loro nome, per i tanti momenti belli che abbiamo vissuto insieme. La gratitudine per le persone care, ci permette di considerare intensamente il loro bene e di farlo diventare una ricchezza per il nostro presente e per il futuro”.

Alla fine della celebrazione Eucaristica Monsignor Martinelli con una preghiera particolare rivolta a tutti i defunti e con l’aspersione dell’acqua benedetta sui fedeli presenti ha terminato la solenne celebrazione.
Dopo la Santa Messa Monsignor Martinelli insieme al vescovo dell’Etiopia Abba Musiè, a diversi fedeli e diverse suore e frati cappuccini, titolari dei riti religiosi all’interno del Cimitero Maggiore si sono recati all’interno dei campi per la benedizione. Nel campo cimiteriale dove sono seppelliti religiosi e religiosi di ogni Congregazione c’è stato un altro momento di preghiera. La preghiera comunitaria è stata fatta nei pressi delle tombe dei Frati cappuccini, dove c’è anche la tomba di Sua Eccellenza Monsignor Luigino Padovese, vescovo e vicario apostolico dell’Anatolia cui tutti i media hanno riportato la sua particolare storia di questo martire cristiano assassinato a Iskenderum in Turchia il 3 giugno 2010, quattro anni fa, dove fu assassinato dal suo autista islamico.

Preghiera comunitaria presso la tomba di Mons. L.Padovese
Preghiera comunitaria presso la tomba di Mons. L.Padovese

Monsignor Luigi Padovese, era vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Conferenza episcopale turca, aveva soltanto 63 anni, era un milanese, fu colpito a morte nella sua abitazione, i funerali furono celebrati nel Duomo di Milano il 14 giugno 2010 e presieduti dal Cardinale Dionigi Tettamanzi.

La tomba di Mons. L.Padovese
La tomba di Mons. L.Padovese

Chi era Monsignor Luigi Padovese? Un figlio della città di Milano nato nel 1947, entrò nel 1964 nei frati minori cappuccini; nel 1968 emise la professione di fede solenne; nel 1973 fu ordinato sacerdote, nel 2004 fu nominato vescovo titolare di Monteverde e vicario apostolico nell’Anatolia, arcivescovo di Smirne in Turchia.

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