di Carlo Radollovich
Antonio Barbalinardo, autore della ricerca “Frammenti di storia dei caduti di Musocco e dintorni del Primo Conflitto Mondiale 1915-1918”, ha presentato la stessa con dovizia di particolari storici grazie ad una particolare competenza narrativa messa in luce anche in occasione di un’altra sua ricerca storica pubblicata l’anno scorso. Le due ricerche si collocano nell’ambito della ricorrenza del “Centenario degli eventi della Prima Guerra Mondiale 2014 – 2018” che, con le iniziative e gli eventi di quest’anno, chiude il quadriennio delle cerimonie iniziate a giugno 2014.
L’autore ha elegantemente presentato la manifestazione iniziata nella mattinata di giovedì 24 maggio con la posa di una corona d’alloro davanti al monumento dei Caduti di Musocco in piazzale Santorre di Santarosa. Egli ha riferito interessanti fatti e curiosità emersi durante la sua impegnativa ricerca storica, citando tra l’altro i nomi dei soldati Giuseppe Commissario e Angelo Menati, morti in difesa della Patria cento anni fa. Erano presenti alla cerimonia: una rappresentanza degli alunni di terza media appartenenti all’Istituto Comprensivo Console Marcello e il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli. Particolarmente commovente è risultata l’intonazione de “Il silenzio”, eseguita dal trombettista Raffaele Kohler.
Susseguentemente, presso la nuova biblioteca del vicino plesso scolastico dell’Istituto già menzionato, Antonio Barbalinardo ha presentato non soltanto la sua attenta ricerca storica, ma anche i frutti di una circostanziata indagine fotografica. Poco dopo, si sono svolti gli interventi di Simone Zambelli Presidente del Municipio 8, di Angelo Lucio Rossi, dirigente scolastico I.C. Console Marcello, di Giorgio Mascotto Presidente della Croce Verde Sempione già Croce Verde Musocco e di Antonio Iosa Presidente della Fondazione Carlo Perini. Prima c’era stato un momento musicale da parte di quattro studenti che hanno eseguito, con i flauti, la musica de “La leggenda del Piave”. Tutti gli interventi che sono stati effettuati hanno fatto riferimento non solo alle vicende belliche di allora, ma hanno anche spiegato i valori emersi per la conquista di quella libertà e democrazia per il popolo italiano da sempre auspicati.
Antonio Barbalinardo, a conclusione della presentazione, aveva riferito quanto riportato sul libro al termine della ricerca stessa: “Questa mia ricerca vuole essere un monito per non dimenticare il sacrificio dei Caduti della Grande Guerra e non solo con l’auspicio e il desiderio nell’essere tutti costruttori di pace e di ponti con la forza del dialogo. Pertanto termino questa riflessione con quanto ci riferiva e scriveva Papa Giovanni Paolo II, oggi santo: “La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ognuno”.
Dopo questi due momenti pubblici, alla presenza di molti cittadini, c’è stata la presentazione della mostra fotografica sopra citata, esposta presso il corridoio del secondo piano, dove ha fatto seguito, nell’aula video, la proiezione di alcuni filmati dei luoghi e delle vicende belliche di tale conflitto. Le proiezioni si sono svolte in due momenti particolari per consentire la possibilità, a tutti gli alunni, di seguire i filmati che sono stati accompagnati dai commenti di Antonio Barbalinardo e degli insegnanti Chiara Masullo e Riccardo Mannucci.
Va riferito che le ricerche storiche di Antonio Barbalinardo, con la commemorazione, hanno avuto la concessione dell’utilizzo del logo da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri sugli eventi, in occasione del Centenario 2014–2018.