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Come cambia la sanità in Lombardia

di Antonio Barbalinardo

ats_milano-ridimensionatoPresso la sede della Fondazione Carlo Perini di via Aldini 72, mercoledì 10 febbraio, si è tenuto un interessante dibattito dal tema “Come cambia la Sanità in Lombardia”.
Il dibattito ospitato dalla Fondazione Perini è stato indetto dallo SPI Sindacato Pensionati Italiani della Lega Quarto Oggiaro, presentato e presieduto dal Segretario SPI di Quarto Oggiaro Antonio Amoruso, mentre la relazione è stata tenuta da Ezio Dardanelli della Segreteria CGIL-SPI di Milano.

Dopo il saluto del Vicepresidente della Fondazione Perini e l’introduzione del signor Amoruso, è seguito l’intervento di Ezio Dardanelli che ha spiegato i vari passaggi della nuova Legge Regionale 11 agosto 2015, n. 23 chiamata “Evoluzione del Sistema Sociosanitario Lombardo”.

Gli oratori
Gli oratori

La Legge Regionale n. 23 prevede un nuovo sistema sanitario chiamato ATS ovvero Agenzia Tutela della Salute, le cui funzioni in sintesi sono:
• Negoziazione e acquisto prestazioni sanitarie e sociosanitarie da accreditati; governo presa in carico – valutazione multidimensionale; governo assistenza primaria; governo programmi educazione della salute, prevenzione, assistenza, cura, riabilitazione; promozione sicurezza alimentare, veterinaria e altro; monitoraggio della spesa; vigilanza e controllo.
La legge di riforma del servizio socio sanitario nel nuovo testo contiene quattro aspetti fondamentali.
Il primo rimarca la libertà di scelta del cittadino, che deve però avere una piena consapevolezza e responsabilità nell’accesso alle cure; vi è, poi, la centralizzazione da parte della Regione nella programmazione che si accompagna a una forte separazione dei ruoli, tra chi programma e chi gestisce il sistema.
Nel secondo è promossa una nuova organizzazione dei servizi socio sanitari che passa attraverso la presa in carico del paziente, passaggio necessario vista la frammentazione dei servizi.
Nel terzo è confermata la competitività tra pubblico e privato, il principio della sussidiarietà orizzontale, viene prevista parità di diritti e doveri (determinati dai criteri dell’accreditamento) tra soggetti pubblici e privati erogatori.
Mentre nel quarto è introdotto un meccanismo terzo di controllo e vi è la centralizzazione degli acquisti per combattere il malaffare che ha inquinato pesantemente la sanità lombarda.
Per quanto riguarda l’organizzazione territoriale di programmazione e gestione del servizio socio sanitario integrato sono previste le nuove Agenzie per la Tutela della Salute che saranno otto e sostituiranno di fatto le precedenti quattordici ASL.

Il pubblico
Il pubblico

Le nuove ATS svolgeranno per conto della Regione Lombardia funzioni di programmazione del territorio e controllo nel rispetto delle linee definite a livello regionale nel Piano Sociosanitario Integrato in sigla detto semplicemente PSI.
Va riferito che per una corretta funzionalità le ATS al loro interno si articoleranno in Aziende Socio-sanitarie Territoriali, di natura pubblica in sigla denominate ASST che avranno come unità dimensionale quella di rappresentare un territorio di 600mila abitanti. In ogni Azienda Sociosanitaria Territoriale ASST è prevista la costituzione di un polo ospedaliero e uno territoriale.
A sua volta il polo territoriale vedrà la nascita di presidi ospedalieri territoriali detti POT per la cura delle persone croniche anche in regime di ricovero. Inoltre nella riforma vedranno la luce anche i Presidi Socio Sanitari Territoriali denominati in sigla PreSST.
Delle otto nuove Agenzie ATS, la più grande ATS è senz’altro quella della Città metropolitana di Milano che, oltre la città di Milano, comprenderà tutti i paesi del circondario milanese, gli ex Distretti ASL di Legnano, Magenta, Castano Primo, Abbiategrasso, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Rho, Garbagnate, Corsico, Melegnano e arriva fino al comprensorio del territorio e delle relative strutture sanitarie e sociosanitarie della Provincia di Lodi.
L’Agenzia tutela della salute ATS, sarà costituita dagli Istituti di Ricerca IRCCS e dall’Azienda Sociosanitaria Territoriale ASST.
La presentazione della riforma sanitaria regionale tenuta dal rappresentante della Segreteria SPI-CGIL Ezio Dardanelli è stata ben esposta; molte sono state le domande di chiarimenti poste dai cittadini, anche se non sono mancate alcune critiche e osservazioni riferite alla lunga attesa di particolari esami, al pagamento del ticket e anche alla privatizzazione stessa della sanità.
Dalla presentazione di questa nuova legge sulla sanità è emerso che sono molte le sigle che dovremo imparare e conoscere meglio per gestire e tenere sotto controllo la nostra salute e benessere.

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