La morte del grande attaccante calcistico, spentosi oggi a Palermo, ha destato un sincero e sentito cordoglio in tutti quegli italiani che hanno avuto il piacere di conoscerlo e di gustare sugli spalti il “sapore” dei suoi gol.
Resta vivo il suo ricordo soprattutto per la straordinaria partecipazione ai campionati del mondo del 1990, che si conclusero con l’Italia al terzo posto, in occasione dei quali si era aggiudicato il titolo di capocannoniere (in totale sei reti). Peccato che il suo rendimento non sia stato al top in occasione della semifinale con l’Argentina.
Infatti, gli azzurri persero con il punteggio di 1 a 0 e questa sconfitta pesò sul suo morale, tanto che definì il pesante intoppo come una sorta di sfortunata condanna. Ma si rifece ottimamente in occasione dell’incontro con l’Inghilterra, ove nella finalina per il terzo posto siglò il rigore che risultò decisivo per i nostri colori (2 a 1).
Nelle occasioni più propizie, Toto’ Schillaci si mostrava assai rapido e scattante con una gran voglia di presentarsi sotto rete per mettere a segno uno di quei gol che l’avrebbero reso famoso in tutta Italia e non solo.
Ma ripercorriamo in breve la sua carriera. Nel 1982 fu ingaggiato dal Messina e qui seppe dare il suo contributo risolutore per la promozione della squadra dalla Serie C alla Serie B. Sotto la guida di Zeman, risultò capocannoniere nel campionato cadetto.
Dopo anni di grande fedeltà nei riguardi della squadra siciliana, dal 1989 al 1992 giocò con successo in casa della Juventus, ove conquistò subito il posto di titolare, con il soprannome di “Toto’ gol”, che presto lo consacrò idolo dei tifosi bianconeri.
Dal 1992, per due stagioni, si fece valere con un gioco brillante presso l’Inter, anche se alcuni problemi fisici rallentarono non di poco il suo rendimento. Messo perciò in panchina per diverse partite, decise di lasciare l’Italia per trasferirsi in Giappone, accolto con grande simpatia nelle file dello Jubilo Iwata, che riconobbe subito la sua grande classe. E qui Schillaci fu il primo italiano a giocare nel Paese del Sol Levante.
Con la squadra giapponese vinse la National Cup nel 1997, ma proprio in quell’anno un infortunio di una certa gravità lo portò lontano dagli stadi sino al suo ritiro, in forma ufficiale, avvenuto nel 1999.
Da ultimo rammentiamo che Schillaci ha fatto registrare in carriera 120 presenze in Serie A con 37 gol e 105 presenze in Serie B con 39 reti.