di Carlo Radollovich
Diverse persone affermavano, ai primi di maggio, che la manifestazione universale avrebbe avuto un successo assai limitato. Ma ecco che la vendita del biglietto numero 20 milioni, mette a tacere, dalla scorsa settimana in poi, tutti quei gufi che non credevano nell’Expo.
E anche gli imprenditori lombardi, dopo gli scarsi entusiasmi nutriti per alcuni mesi, sembrano ripensare ai severi giudizi espressi al riguardo, tanto da desiderare un rinvio della chiusura dei padiglioni.
Infatti, secondo un sondaggio effettuato dalla Camera di commercio di Monza e Brianza su un totale di cinquecento industriali, risulterebbe che non solo la manifestazione è piaciuta, ma che la si vorrebbe addirittura prolungare nel tempo.
Al di là del prestigio che l’Expo ha saputo suscitare in Italia e all’estero, ci si è resi conto che l’indotto e gli investimenti effettuati in più settori sono cresciuti settimana dopo settimana, superando addirittura ogni ragionevole aspettativa. Ci si è avviati verso una strada lastricata di favorevoli commerci, una direttrice che si sta rivelando non soltanto ricca di promesse riguardanti il futuro, ma pure valida e praticabile oggi stesso.
Si sono fatti i conti a proposito dei risultati raggiunti e oltre il 40% degli imprenditori lombardi ha dichiarato, sempre secondo il sondaggio, che il bilancio si sta chiudendo ben al di sopra dei più favorevoli pronostici. Insomma, si è riscontrata un’impennata di molte positività, tanto da desiderare che l’Expo possa durare più a lungo.
Si è anche voluto ascoltare il loro parere sul dopo Expo, precisamente sull’area che l’ha ospitata. Ben oltre il 50% si è dichiarato favorevole alla nascita in loco della città universitaria, il 17% gradirebbe la creazione di un parco, l’8% circa voterebbe per la nascita di un’area dedicata alla sanità, mentre il 7% desidererebbe che questi spazi venissero completamente dedicati allo sport.
E’ facile osservare nei loro commenti come l’opportunita di business si sia fusa con l’intero “impianto” Expo, una struttura che ha conquistato il cuore di moltissimi visitatori. Si è voluto infine rimarcare come una sana economia ecocompatibile meriti di essere inquadrata in una società più equa ed equilibrata.