di Stefania Bortolotti
Nasce in Oculistica il primo farmaco con antibiotico che dimezza la posologia e la somministrazione. Si tratta di una combinazione di antibiotico e cortisone in collirio che potrà essere prescritto dopo l’intervento di cataratta, l’operazione chirurgica più diffusa in medicina: in Italia se ne eseguono 600.000 ogni anno.
Lo conferma LEADER 7 lo studio realizzato su 800 pazienti in Italia e all’estero, che attesta l’efficacia e la sicurezza del farmaco. Il nuovo medicinale di Doc Ofta, la divisione oftalmica di Doc Generici, è un’importante innovazione sviluppata in Italia e il nostro paese sarà il primo ad averlo disponibile a livello europeo. “Solitamente dopo l’intervento di cataratta – osserva il Professor Michele Figus, direttore della Scuola di specializzazione di Oftalmologia Università di Pisa – è necessario prescrivere due principi attivi, un antibiotico e un corticosteroide per 14 giorni. Da oggi il farmaco si potrà prescrivere solo per 7 giorni. Si tratta di una combinazione farmacologica potente, molto efficace perché contiene insieme un antibiotico fluorochinolonico ad ampio spettro, la Levofloxacina, e il Desametasone, cortisone di riferimento in oftalmologia. Questo semplifica e accorcia la somministrazione, due fattori importantissimi sul successo della terapia, soprattutto sulla popolazione più matura”.
Della riuscita della terapia ne tratta lo studio Leader 7, studio partito in Italia ma che ha avuto uno sviluppo internazionale dal momento che 80 centri reclutatori erano nel Bel Paese e 20 all’estero. “Con lo Studio Leader 7 possiamo comunicare alla comunità scientifica – sottolinea il Professor Francesco Bandello primario dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Milano – che una sola settimana con questo farmaco, al posto delle 2 date sino ad oggi, è più che sufficiente per coprire con sicurezza il rischio di infezione dopo l’intervento chirurgico di cataratta. Non abbiamo trovato una sequenza di complicanze. Inoltre oggi celebriamo un grande traguardo per quanto riguarda l’antibiotico resistenza che soprattutto in questi momenti si mostra essere un problema gravoso. In più la riduzione dei tempi della somministrazione ha un impatto di grande valore dal punto di vista clinico, perchè quando la cura è lunga, spesso viene interrotta e la scarsa aderenza alla terapia fa più danni che benefici”.
L’età media dell’intervento di cataratta è di 72 anni, anche se di anno in anno il limite si sta sempre più abbassando anche sotto i 60 anni. “Le ragioni sono diverse – conclude Bandello – prima fra tutte quella naturale dell’invecchiamento, poi l’aumento delle maculopatie per maggiori radiazioni ionizzanti – ma ci sono ragioni sociali molto evidenti: siamo in una società in cui le informazioni passano attraverso la lettura e la scrittura, quindi rispetto a un tempo, le persone hanno bisogno di avere occhi sani anche in età avanzata”.
Il lancio del nuovo farmaco incontra i bisogni di una società longeva e molto attiva.
“L’innovazione di prodotto è una dei nostri punti di forza e delle ragioni della nostra crescita anche in periodi difficili come questi – afferma Riccardo Zagaria, AD di DocGenerici – e questo farmaco ne è una dimostrazione. Si tratta di una novità assoluta tutta italiana perché nata da una collaborazione con un partner d’eccellenza come NTC e perchè va incontro a una delle esigenze principali del post- operatorio dei nostri pazienti. L’Italia è il primo paese in Europa in cui verrà venduto e questo ci rende particolarmente soddisfatti, soprattutto perché è un successo della divisione Doc Ofta che abbiamo creato 4 anni fa, e in cui noi abbiamo sempre creduto”.