di Ugo Perugini
C’è un nuovo modo di dipingere. Prendetene nota. Non più solo “en plein air” ma anche “en plein galerie”, cioè dal vivo in una galleria d’arte. Dove accade questo miracolo della creazione artistica? Presso “Carré d’Artistes”, l’arte-shop di via Cuneo al 5, dove Nathalie Leverger ha presentato oggi le proprie opere e si è messa a dipingere sulla tela davanti a numerosi clienti, incuriositi e interessati.
Insomma, questi fortunati hanno potuto assistere in diretta alla creazione di un quadro. Non è cosa da tutti i giorni. Qualche persona molto legata agli aspetti del marketing potrebbe persino definire questa esibizione, in modo piuttosto prosaico, “dal produttore al consumatore”. In realtà, quando si tratta di arte bisogna andarci con i piedi di piombo. Non si parla soltanto di tecnica, capacità professionale che potremmo trovare anche in un buon artigiano, ma c’è anche quel pizzico di insondabile che è dato dall’estro dell’artista, dal guizzo di un’idea, dal bagliore magico di una fantasia che diventa realtà.
Nathalie è donna concreta, pratica. C’è molto del piacere di lavorare con le mani nelle sue opere. Dai lavori con la maglia, la colla, la carta, con i tessuti passa ai dipinti a olio. Senza porsi, almeno inizialmente, alcun obiettivo artistico. Prevale il piacere del fare, del manipolare. Se l’arte c’è – e nelle sue opere c’è senz’altro – deve emergere naturalmente, senza forzature, come una improvvisa illuminazione.
Ecco perché non ci è sembrato irriverente accennare alla sua abilità artigiana, che sottende tutto il suo lavoro e ne testimonia il fondamentale pudore. Quel qualcosa in più di cui parlavamo sopra e che qualcuno definisce originalità artistica è un’impresa che va giustamente lasciata alla ricerca, all’intuito, alla complicità dei fruitori delle sue opere.
I suoi quadri esposti alla Galleria Carré d’Artistes sono un devoto omaggio al mare, allo spazio infinito, colto nella maggioranza dei casi a volo d’uccello, per rimarcare la sua onnicomprensività, la capacità che ha di ridimensionare le nostre, a volte esagerate, ambizioni.
Il mare o il cielo, sono anche lo spazio astratto sul quale si dibatte l’uomo, che lascia comunque piccoli segni, spesso insignificanti sulla sua superficie, che vanno interpretati. E’ la fatica del vivere quotidiano, bellezza! Sempre in galleggiamento precario su una realtà difficile, talora con il pericolo di sprofondare (altre sue opere sono intitolate, non a caso, “de profundis”).
Le opere di Nathalie Leverger sono in vendita, sempre rigorosamente in formato quadrato e a prezzi accessibili presso la Galleria “Carré d’Artistes” (pagina facebook) di via Cuneo 5.
Nel frattempo, a Roma si è aperto il nuovo punto vendita della catena. Anche nella capitale, è quasi superfluo dirlo, il successo non è mancato!