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Carla

“Carla” è il primo film sulla straordinaria vita della più grande ballerina italiana di tutti i tempi.

Liberamente ispirato all’autobiografia di Carla Fracci “Passo dopo passo – La mia storia” ” (a cura di Enrico Rotelli, Arnoldo Mondadori Editore, 2013) e interpretato da Alessandra Mastronardi, il film ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale, universalmente riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo e definita nel 1981 dal New York Times “prima ballerina assoluta”.  Realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film, che ha il patrocinio della Regione Lombardia e il contributo del Comune di Orvieto,  è stato girato tra Roma, Orvieto e Milano e in particolare al Teatro alla Scala che – per la prima volta nella sua storia – apre le porte a una produzione fiction permettendo di girare all’interno dei suoi storici e prestigiosi spazi, per celebrare un’artista che proprio nell’accademia di danza del Teatro alla Scala ha mosso i suoi primi passi nel 1946, diplomandosi nel 1954 e diventando prima ballerina nel 1958. La sua passione unica, una grazia assoluta e una tecnica impeccabile hanno portato Carla Fracci alla consacrazione internazionale, calcando i palcoscenici più importanti del mondo ed incantando gli amanti della danza di tutto il pianeta. Il racconto parte dalla storia di Carla bambina nell’immediato dopoguerra, poi adolescente e giovane donna nella Milano degli anni ‘50-’60, e ne racconta l’ascesa al successo e la difficile scelta di diventare mamma in un momento cruciale della sua carriera. Istinto, passione e sfida, gli elementi che caratterizzano la storia di una grande eccellenza femminile del nostro Paese.

Campagna lombarda 1944. Sotto il cielo solcato dai bombardieri americani una bambina trova conforto nel quieto volo di libellule che danzano nel vento sopra un laghetto. Ventisei anni dopo un taxi attraversa Milano; a bordo la stessa bambina è ora l’icona del balletto italiano Carla Fracci, acclamata sui più importanti palcoscenici del mondo.

1970. Nel suo studio l’amico e partner di ballo Rudolf Nureyev le propone di riportare in scena alla Scala Lo Schiaccianoci di Cajkovskij. La sfida è tanto intrigante quanto folle: solo cinque giorni alla prima del balletto e una coreografia durissima per il fisico di Carla, fermo da oltre un anno per la nascita del figlio Francesco. Nessuna ballerina prima di lei ha ripreso a danzare ad alti livelli dopo una gravidanza, ma Rudy non accetta un no come risposta e Carla non è una donna che si tira indietro davanti alle sfide. Parte così il countdown che scandisce le prove forsennate di Carla e Rudy, alternate come cornice del racconto alle tappe principali della vita della Fracci.

Una storia di coraggio e abnegazione in cui Carla, già a dieci anni, è messa alla prova per entrare alle selezioni del Teatro alla Scala. La direttrice Bulnès la trova “gracilina” ma lei non si arrende: figlia di un tramviere, conosce il valore del sacrificio e supera compagne che sono lì per diritto di nascita. Le tiene testa solo Ginevra Andegari, occhi azzurri e chignon perfetto, figlia della Milano bene. Le due bambine all’inizio non si piacciono, ma la direttrice intuisce il valore di entrambe e le costringe a danzare insieme: la sfida si trasforma in affiatamento e infine in vera amicizia.

Nel 1955 Carla, a 19 anni, è scelta dal regista Luchino Visconti per ballare “Lo spettro della Rosa” dopo l’esibizione di Maria Callas. Trionfa tra gli applausi della Scala segnando l’inizio della sua ascesa, sotto gli occhi dell’assistente di Visconti, il giovane Beppe Menegatti. Ed è proprio lui che accompagna Carla ad un aperitivo con il Maestro Visconti e la grande Maria Callas: Carla è a disagio in quell’ambiente, le sue origini modeste la condizionano, ma Beppe la incoraggia e i due, da quel momento, si legano profondamente fino ad innamorarsi. Carla prosegue nella sua brillante carriera e velocemente conquista nuovi palchi in Italia, Europa e quindi nel mondo. Durante una tournée a New York rivede l’amica Ginevra, che ha lasciato la danza per seguire il marito e costruirsi una famiglia. A lei Carla riesce a confidare quanto gli impegni e la distanza l’abbiano allontanata da Beppe e quanto le manchi averlo accanto a sé, sempre. A sorpresa proprio lui si fa trovare con un mazzo di fiori nel suo camerino. È il 1964 e quella è la proposta di matrimonio.

Qualche anno più tardi Carla resta incinta e in tanti prospettano la fine della sua carriera, ma lei intende dimostrare che una étoile può essere anche mamma, senza dover rinunciare a nulla. Così la storia torna al 1970: alla vigilia de Lo Schiaccianoci la paura di non farcela si fa reale quando Carla si infortuna ad una caviglia. “Vederti danzare è un regalo che tu fai a tutti noi, tu sei la danza stessa” le ricorda l’amica Ginevra, accorsa nel momento di maggiore sconforto. Carla si fa forza, le tornano in mente tutte le conquiste, i sacrifici e l’equilibrio magico delle libellule che osservava da bambina. Entra sul palco della Scala dove ad attenderla c’è Rudy che la solleva trionfante.

  Film tv da 100 minuti, al cinema 8/9/10 novembre 2021.

  In prima tv su Rai1 il 5 dicembre 2021

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