di Carlo Radollovich
Da quasi 120 anni, l’azienda milanese Rossignoli produce biciclette, da corsa, di tipo confortevole per circolare in città, mountain bike e inoltre ripara le bici danneggiate.
Il capostipite è Giorgio Rossignoli proveniente dalla provincia di Pavia, il quale, nell’anno 1900, apre un negozio di biciclette a Milano in via della Chiusa. Gli affari non decollano subito come si desidererebbe ma, gradualmente, i clienti aumentano di numero. Saranno i figli Ezio, Ettore e Mario a raccogliere i preziosi frutti di una campagna di vendite sempre più remunerativa, commercio che si intensifica dopo aver aperto tre negozi in altrettanti quartieri di Milano.
Purtroppo, nel corso del secondo conflitto mondiale, tutte le botteghe Rossignoli vengono distrutte dai bombardamenti. Ma l’azienda non si lascia intimorire da questo disastro totale e tenta una coraggiosa rinascita grazie a Sergio, figlio di Ettore, il quale inaugura un capannone in corso Garibaldi 16, circondato da tonnellate di macerie. Oltre alle bici, Sergio intuisce che il trasporto cittadino necessita di “veicoli” a basso costo e decide perciò di avviare una produzione di tricicli e anche di mini-furgoni a pedali.
A sei anni dalla fine della guerra, nel 1951, l’azienda Rossignoli si trasferisce al n. 71 di corso Garibaldi e nel 1953 riesce addirittura a immettere sul mercato un ciclomotore che si trasformerà in un autentico cavallo di battaglia, ossia il celebre “Alpino” che i milanesi più anziani ricorderanno accanto ai concorrenti “Cucciolo” e “Mosquito”. E proprio il “Mosquito”, di produzione Garelli, si affiancherà all'”Alpino” poiché la Rossignoli, nel frattempo, lascia in parte l’attività artigianale per abbracciare spiccatamente quella commerciale, assumendo la rappresentanza della stessa Garelli.
Sergio Rossignoli ha cinque figli, tre dei quali proseguono l’attività del padre. Giorgio, inizialmente avviato verso il settore moto, rinuncia entro qualche tempo a questo campo troppo specialistico, per occuparsi più semplicemente della sola accessoristica per motociclette, come caschi, tute antipioggia e giacche particolari. Giovanna e Renato, per contro, puntano sulla tradizione e si occupano di bici, ovviamente molto più moderne rispetto al passato come ad esempio la mountain bike, che attira clienti sempre più interessati a questo nuovo tipo di bicicletta.
Insomma, la Rossignoli si propone anche oggi di offrire materiali ciclistici sempre più curati, rifuggendo da certe forme esageratamente standardizzate che talvolta tendono a svilire i prodotti classici. Ma i veri intenditori, per fortuna, apprezzano sempre più questi ultimi, a garanzia di una sicura e valida qualità.