di Antonio Barbalinardo
Da pochi giorni sono trascorse le festività di sant’Ambrogio e dell’Immacolata, due festività importanti per i milanesi nel rispetto delle sue tradizioni di festa religiosa e civile.
Quest’anno le due festività sono state celebrate dal nuovo Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini che ha avviato le celebrazioni, con la veglia del 6 dicembre nella Basilica di Sant’Ambrogio e come tradizione l’Arcivescovo ha rivolto il discorso alla città e incontrato le autorità istituzionali, civili e militari.
Il tema del discorso è stato “Per un’arte del buon vicinato”, un discorso all’apparenza semplice, ma pieno di forti contenuti e importanti esortazioni che ha meravigliato tutti. L’Arcivescovo Monsignor Delpini, con alcuni riferimenti di elogi rivolti alle istituzioni, agli imprenditori, alla scuola, agli operatori sociali e sanitari, a tutte le diverse categorie anche con l’esortazione e l’invito alla riflessione al rapporto di buon vicinato in senso ampio e non solo di casa o del proprio condominio.
Nella mattinata successiva del 7 dicembre, nella Basilica di Sant’Ambrogio l’Arcivescovo Monsignor Delpini celebrava la Santa Messa, mentre presso il Teatro Dal Verme il Sindaco di Milano Giuseppe Sala con il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè consegnavano gli Attestati di Benemerenza Civica e gli Ambrogini d’Oro alle associazioni e personalità che si sono distinte. In tanti hanno ricevuto l’Attestato o l’Ambrogino, tra questi la Medaglia d’Oro alla Memoria dell’Ingegner Claudio De Albertis consegnata alla madre.
All’emerito Arcivescovo di Milano Angelo Scola è stato consegnato la Grande Medaglia d’Oro, il Sindaco Giuseppe Sala rompendo il protocollo ha chiesto a Sua Eminenza di esprimere un pensiero dove ha detto: “Questo premio più che alla mia persona in termini diretti, va alla realtà della Chiesa ambrosiana, all’impegno dei suoi sacerdoti, dei consacrati, dei laici che sono coinvolti e che cercano in tutti i modi di contribuire alla vita buona di Milano”. Anche don Virginio Colmegna ha ricevuto l’Ambrogino per il suo impegno del ministero sacerdotale iniziato nelle periferie, dopo continuato da direttore della Caritas Ambrosiana e dal 2002 da presidente della Casa della Carità voluta allora dal Cardinale Carlo Maria Martini.
È stato consegnato anche l’Attestato ai lavoratori di Amazon per il loro grande impegno sul fronte dei diritti e delle tutele di questa nuova categoria di lavoratori, tra questi c’era Fabio Galesi presidente del Consiglio di Municipio 8.
Molto bello è stato il momento della consegna dell’Attestato di Benemerenza al signor Giovanni Marzona, cittadino del Municipio 8, che fu protagonista della Resistenza quale membro della Brigata Osoppo, oggi uno dei pochi ancora vivente.
Per presentare il signor Giovanni, non occorrono tante parole, basta riportare la menzione dell’Attestato di Benemerenza che in sintesi ne descrive la sua figura. La menzione riporta: “La lotta contro le ingiustizie e per l’affermazione dei diritti e doveri oggi garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana ha caratterizzato tutta la sua vita. Nato nel 1928 da una famiglia numerosa in un paese della Carnia, assiste ad ingiustizie sociali che lo portano fin da giovanissimo a maturare sentimenti antifascisti. Così l’8 settembre 1943, a soli 15 anni, si unisce alla Resistenza con nome di battaglia ‘Alfa’, diventando staffetta di collegamento tra le diverse formazioni partigiane della zona. Dopo la Liberazione si trasferisce a Milano e qui inizia a lavorare come antennista fino all’assunzione in Rai dove, accanto a un forte impegno professionale, è anche rappresentante sindacale. Residente a Quarto Oggiaro, si spende senza sosta nelle attività sociali del quartiere e come presidente della locale sezione dell’ANPI”.
Alla fine della cerimonia, il signor Giovanni Marzona è stato accompagnato fuori dal teatro, dove ad attenderlo c’erano gli amici di Quarto Oggiaro uniti al “Coro Resistente” che l’hanno accolto col canto di “Bella ciao”. Il signor Giovanni è rimasto molto commosso da tale sorpresa e accoglienza e con le lacrime agli occhi, gioioso si è unito a cantare con loro. Insieme agli amici di Quarto Oggiaro c’era anche il Presidente del Municipio 8 Simone Zambelli e diversi rappresentanti dell’ANPI tra cui Ardemia Oriani della segreteria provinciale dell’ANPI.
La giornata del 7 dicembre ha avuto in serata il suo apice con la prima della Scala con l’opera “Andrea Chènier” di Umberto Giordano. Quest’anno la Rai, la Sovrintendenza della Scala e l’Amministrazione comunale hanno consentito una grande diffusione dell’Opera in molti luoghi della città così è stata trasmessa anche presso l’Auditorium “Enzo Baldoni” del Municipio 8 di via Quarenghi, dove molti anziani l’hanno potuto seguire dallo schermo gigante. Va inoltre riferito che lì, durante l’intervallo, ai presenti è stato offerto del panettone e dello spumante, un gesto molto bello e gradito dai tanti cittadini anziani, il tutto organizzato dall’Amministrazione comunale.