di Carlo Radollovich
Siamo giunti soltanto a metà ottobre, eppure il Comune di Milano è già stato costretto a varare precise misure anti-smog, a causa della mefitica aria che siamo costretti a respirare.
Complice l’alta pressione, che non vuole saperne di attenuarsi, su tutta la Lombardia si registrano temperature elevate, assolutamente fuori dalla norma per la stagione. Risultato: i movimenti d’aria sono praticamente nulli e perciò la città si “riempie” di sostanze inquinanti d’ogni genere.
Anzitutto, iniziando dai suggerimenti più logici, il sindaco Sala ha rivolto un accorato appello ai milanesi: evitate l’accensione dei termosifoni (malgrado, per legge, si possano avviare le caldaie dal 15 ottobre), tenuto conto che le temperature massime di questi giorni superano i 25 gradi.
Il Comune rende noto di aver dato precise disposizioni affinché le caldaie negli uffici, nelle scuole, negli asili e in tutte le case popolari non vengano avviate. Se ne potrebbe eventualmente riparlare nella giornata di venerdì 20 ottobre, qualora il clima tendesse a raffreddarsi sensibilmente.
Poi, ecco divieti specifici. I veicoli inquinanti saranno soggetti, già da questa settimana, a subire provvedimenti pesanti. Infatti, per quanto riguarda l’accesso all’Area C, gli Euro 4 diesel non potranno circolare entro la Cerchia dei bastioni.
Da domani, i mezzi diesel Euro 0, 1, 2 e 3 in possesso di privati si fermeranno obbligatoriamente dalle 8,30 alle 18,30, mentre i veicoli commerciali, fino agli Euro 3, dovranno fermarsi dalle 8,30 sino alle 12,30.
Infine, è fatto divieto di usare stufe a legna con prestazioni inferiori alla classe energetica 3.
La colpa, si sa, è anche delle solite polveri sottili (Pm10), che da quattro giorni consecutivi superano la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo di aria. Va purtroppo rilevato che, in alcune zone cittadine, sono stati raggiunti persino i 75 microgrammi per mc.
Insomma, “Quel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace”, entusiasticamente descritto dal Manzoni ne “I promessi sposi” (cap. XVII), comincia già in ottobre, purtroppo in modo… indisponente, a procurarci grattacapi atmosferici.