di Antonio Barbalinardo
Ieri sera al Teatro San Lorenzo alle Colonne di Milano è andato in scena “Baccanti” di Euripide.
Le Baccanti, un capolavoro della tragedia greca scritta da Euripide, mentre l’autore era alla corte di Archelao, re di Macedonia, tra il 407 ed il 406 a.C., l’opera fu rappresentata la prima volta ad Atene pochi anni dopo la morte di Euripide.
La tragedia “Le Baccanti” è andata in scena nella splendida cornice del Teatro San Lorenzo alle Colonne, anche se la prima rappresentazione teatrale si è svolta il 14 ottobre scorso, ha avuto sei repliche, ed è stato un successo in quanto la rappresentazione è stata seguita da circa mille spettatori.
Lo spettacolo teatrale è stato prodotto dal CORSO DI ALTA FORMAZIONE “TEATRO ANTICO IN SCENA” dell’Università Cattolica di Milano in collaborazione con “Kerkis – Teatro antico in scena” e la partecipazione della Scuola di Scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Brera che ne ha curati i costumi e la scenografia.
La Direzione drammaturgica è stata curata dalla Professoressa Elisabetta Matelli, Regia e Direzione artistica di Christian Poggioni, Assistente alla Regia Ermelinda Cakalli mentre la Direzione musicale e corale è di Adriano Sanginetto e di Lucia Amarilli Sala.
Prima dell’inizio dello spettacolo la professoressa Elisabetta Matelli ha spiegato in breve la storia stessa della tragedia che si andava a rappresentare, opera che senz’altro è il testamento spirituale di Euripide.
La Direttrice professoressa Elisabetta Matelli nella sua presentazione ha riferito che a Tebe il culto di Dioniso era proibito, il nuovo re Penteo negava la natura divina del figlio di Semèle, istigandone l’ira. Dioniso, era il dio del vino, del teatro e del piacere fisico, era nato dall’unione tra Zeus e Semele, donna mortale. Le sorelle della donna e il nipote Penteo, re di Tebe, per invidia diffusero la voce che Dioniso in realtà non era nato da Zeus, ma da una relazione tra Semele e un uomo mortale, e che la storia del rapporto con Zeus era solo uno stratagemma per mascherare l’infedeltà, negando così la natura divina di Dioniso, considerandolo un comune mortale.
L’opera rappresentata al Teatro San Lorenzo alle Colonne è stata messa in scena con una nuova lettura sperimentale del testo tragico attraversa la traduzione originale del professore, grecista e latinista Ezio Savino che è venuto a mancare il 25 ottobre 2014 giusto un anno fa.
Tutti gli attori con la loro bellissima e straordinaria interpretazione hanno saputo ben rappresentare e dare vita ai diversi personaggi della tragedia greca di Euripide.
Alla fine della rappresentazione teatrale la professoressa Elisabetta Matelli, ha ringraziato il pubblico che è stato coinvolto nello spettacolo perché molte scene si sono svolte nel parterre del teatro a diretto contatto con il pubblico quasi coinvolgendolo nello spettacolo stesso.
La professoressa Elisabetta Matelli ha anche presentato il ricco programma della nuova Stagione teatrale 2015/16 come: Lo studio per una messinscena dall’Agamennone di Eschilo che si rappresenterà il 3 e 4 novembre prossimo alle ore 20,30 sempre al Teatro San Lorenzo alle Colonne, in Corso di Porta Ticinese, 45; tutto il programma della Stagione 2015/16 si può vedere nel dettaglio della programmazione visitando il sito: www.kerkis.net.