Sono un boomer. Quindi ho una certa età. Quando ero bambino desideravo avere una macchinetta a pedali in regalo. Ma i miei non avevano la possibilità di comprarmela. I costi erano piuttosto alti. Per fortuna, qualche anno più tardi, mi regalarono una bicicletta e superai quel trauma, anche se vedendo qualche bambino della mia età che poteva sfoggiarla continuavo ad esserne un po’ invidioso.
In realtà, la bicicletta era più veloce, permetteva percorsi più lunghi, era più gestibile mentre l’automobilina restava più che altro uno status symbol, forse più gradito ai genitori che ai bambini, da usare in spazi limitati. Ma è una mia opinione. Dettata forse dall’invidia.
In realtà, le vetturette per bambini di quell’epoca, rivedendole nella mostra presso l’ADI Design Museum Compasso d’oro (resteranno visibili fino al 10 novembre) sono piuttosto belle e fanno un po’ di tenerezza pensando che ormai i tempi sono cambiati: oggi, si producono macchine elettriche giocattolo decisamente più sofisticate, con telecomandi, full optional e notevoli prestazioni di velocità e autonomia.
Eppure, osservando i modelli realizzati da Giordani, la società di Bologna, che nel corso degli ultimi cento anni è stata una delle più importanti produttrici di questo tipo di giocattolo, possiamo comprendere perché vi sono molte persone che hanno la passione di collezionarle. Basti pensare che per l’allestimento della mostra hanno contribuito 25 collezionisti esperti provenienti da tutta Italia.
I modelli in esposizione, costruiti dagli inizi del Novecento fino agli anni Settanta, consentono di apprezzare l’evoluzione stilistica delle forme (in sintonia con il design delle vetture vere) e il materiale impiegato, a partire dal legno, fino alla lamiera e alla plastica. Anche questi oggetti, pieni di nostalgia e ricordi della nostra infanzia, ci riportano verso un epoca passata e ci aiutano a ricordare avvenimenti dimenticati. Lo scopo di qualsiasi esposizione museale è anche questo. Ma serve anche a comprendere una piccola parte della nostra storia quotidiana, legata all’evoluzione del gioco e alle fantasie ad esso legate.
Con l’occasione è stato anche realizzato un libro molto interessante dal titolo “GIORDANI. Il mito delle auto a pedali” dell’Editore Giorgio Nada, a cura di Gigi Soldano e Piero Pini, ricchissimo di informazioni e illustrazioni. Si tratta di una edizione limitata, 74 euro. La mostra, davvero un evento unico, si tiene nella prestigiosa sede del Museo ADI, a ingresso libero.