Per molte persone che sono riuscite a ottenere quello che volevano nell’ambito della vita e del lavoro, quante al contrario non ci sono riuscite? Quante sono rimaste al palo, soffrendo per il fallimento, o accontentandosi dei miseri risultati raggiunti? La domanda che sorge dopo queste riflessioni è: perché nella maggior parte dei casi non riusciamo a fare quello che sappiamo fare meglio? Che cosa ce lo impedisce?
A questa domanda che sta alla base dei nostri comportamenti quotidiani cerca di dare una risposta un agile libro che suggerisce diversi modi per evitare che i talenti delle persone vadano perduti, con questo danneggiando non solo gli interessati, ma privando anche l’intera società dei contributi che questi talenti avrebbero potuto fornire.
Annalisa Galardi, che insegna comunicazione alla Cattolica di Milano, e Federico Vagni, fondatore e manager di Torreluna, generative empowerment, lo spiegano in modo chiaro nel loro libro intitolato “Semi nel cemento”, edito da Franco Angeli, Trend, 17 euro.
Perché semi nel cemento? Perché nel cemento i semi non cresceranno mai.
Hanno bisogno di terra fertile, di essere curati e innaffiati continuamente. E chi non valorizza nel modo migliore i talenti di cui dispone, cioè mette i semi nel cemento, rischia davvero di non vedere mai fiorire le sue vere qualità e rimanere deluso.
Il libro dei due giovani autori favorisce quello che oggi si chiama self-empowerment, cioè un percorso – che prevede anche dei piccoli esercizi – per la propria crescita professionale e personale che passa attraverso alcune riflessioni che ognuno può porre a se stesso per non disperdere le qualità che possiede e al contrario per valorizzarle.
Mentre vi invitiamo a seguire il percorso suggerito dai due autori del libro, ci sembra importante, proporre alcune domande alle quali ognuno può rispondere per cominciare a prendere coscienza dei punti deboli che si frappongono al successo al quale aspira.
Dici spesso “Io sono fatto così?”. Ti capita di svalorizzarti per un fallimento? E’ successo che hai lasciato che altri decidessero al posto tuo? Domande non sempre comode ma che ci aiutano a crescere, come fa il libro che stimola i lettori a prendersi la responsabilità del proprio valore, delle proprie risorse e delle proprie azioni, invece di lamentarsi per i risultati che mancano.
Annalisa Galardi, Federico Vagni “Semi nel cemento”. Antidoti allo spreco del talento, Franco Angeli, Trend, 17 euro.