di Stefania Bortolotti
Un’importante innovazione per il trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici: anche in Italia è disponibile ceftolozano/tazobactam un nuovo potente antibiotico di MSD che agisce, determinandone la morte, contro i batteri Gram-negativi resistenti alle attuali terapie antibiotiche e implicati nell’insorgenza di infezioni ospedaliere (ICA – infezioni correlate all’assistenza). Nelle scorse settimane ceftolozano/tazobactam ha ottenuto la rimborsabilità in Classe H da parte dell’AIFA per il trattamento di infezioni intra-addominali complicate, pielonefrite acuta e infezioni complicate delle vie urinarie.
“L’antibiotico-resistenza è un fenomeno pericoloso. I batteri sono naturalmente attrezzati per difendersi dagli antibiotici e il contatto con questi farmaci accelera questo processo. Per questo le terapie antibiotiche devono essere aggressive, mirate, prescritte per il tempo necessario e alle dosi corrette” puntualizza Pierluigi Viale, Direttore U.O. di Malattie Infettive all’A.O.U. Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e Professore ordinario di Malattie Infettive all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. “Ceftolozano/tazobactam è primo di una serie di nuovi antibiotici, in grado di rispondere ai criteri dell’antimicrobial stewardship: il suo spettro d’azione molto mirato, quasi chirurgico, permette di utilizzarlo nei confronti di specifici profili di resistenza massimizzando quindi l’efficacia della terapia, evitando cosi l’ulteriore selezione di specie resistenti”.
“Ceftolozano/tazobactam può rappresentare un’opzione terapeutica innovativa rispetto alle terapie attualmente disponibili ed è un’alternativa valida per evitare un uso estensivo dei carbapenemici, i selettori più potenti di germi Gram-negativi multiresistenti nell’intestino dei pazienti fragili, ricoverati a lungo in ospedale” afferma Carlo Tascini, Direttore della 1° Divisione di Malattie Infettive a indirizzo Neurologico dell’Ospedale Cotugno, Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli di Napoli. “Questo farmaco è attivo contro Pseudomonas aeruginosa con percentuali di sensibilità maggiori a quelle di tutti gli altri farmaci disponibili al momento in Europa, eccetto colistina, e rappresenta una valida alternativa ai carbapenemici anche per le infezioni da Escherichia coli e Klebsiella, produttori di beta-lattamasi a spettro esteso”.
L’approvazione di ceftolozano/tazobactam sottolinea l’impegno continuo di MSD nel combattere le malattie infettive, comprese quelle causate da patogeni resistenti, a rendere disponibili nuovi antibiotici che affrontino questa grave minaccia per la salute pubblica, e a sostenere un uso responsabile degli antimicrobici, per aiutare a rallentare lo sviluppo di resistenze e per preservare le opzioni terapeutiche attuali.
“MSD, da 125 anni, è in prima linea nella lotta contro le malattie infettive. Un’area che MSD ha sempre continuato a presidiare, anche quando la massa degli investimenti delle aziende si è diretta verso altre aree terapeutiche e che oggi si rinnova con l’arrivo di ceftolozano/tazobactam, un nuovo antibiotico che, per la sua azione sui patogeni Gram-negativi multiresistenti, permetterà di risparmiare antibiotici ad ampio spettro già in uso preservandone l’efficacia, favorendo così una reale adozione dei principi della stewardship antimicrobica”, dice Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia. “La nostra ambizione è quella di essere riconosciuti come il partner di riferimento della Sanità Pubblica nella lotta all’antibioticoresistenza, con la nostra offerta olistica di valore che parte dalla prevenzione attraverso i vaccini e arriva fino alla cura sia della salute umana che degli animali”.