di Carlo Radollovich
Vero appassionato di stile gotico-inglese fu un sacerdote architetto di nome Spirito Maria Chiappetta (vedi foto), nato nella nostra città e vissuto tra il 1868 e il 1948, progettista di diverse chiese, altari e monumenti funebri.
Egli abbracciò uno stile di costruzione particolare, ossia quello specifico orientamento gotico- nordico, che potremmo definire “british”, abbastanza in voga in Italia tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Monsignor Chiappetta progettò, tra la sua vasta produzione architettonica, il santuario di San Camillo de Lellis, all’angolo tra le vie Boscovich e Lepetit, l’Istituto Vittoria Colonna in via Conservatorio (una scuola privata su cui spiccano merlature e finestrini tipici della scuola di Oxford e Cambridge), la chiesa delle Marcelline presso l’ospedale Gaetano Pini, il santuario del Santo Crocefisso a Desio, e così via.
Si sa per certo che monsignor Spirito Maria Chiappetta, spesso dimorante a Roma perché nominato architetto della Santa Sede durante il pontificato di Pio XI, occupava un appartamento al di sopra di quello abitato dal Segretario di Stato Domenico Tardini. Si narra che il sacerdote, specialmente durante le ore notturne, avesse spesso la fastidiosa abitudine di spostare alcuni mobili da un locale all’altro.
Il cardinale Tardini, spazientito per tale comportamento, avvicinò una suora conosciuta da entrambi e le disse: “Contatti per favore Chiappetta e gli dica da parte mia che se non la smette con i suoi spostamenti notturni, lo prenderò a calci nel cognome”.
Da quel giorno, il silenzio durante le ore dedicate al sonno fu totale, ma la storiella giunse qualche tempo dopo alle orecchie del Papa, il quale, sorridendo, chiese al cardinale per quale motivo volesse prendere a calci nel cognome il fastidioso monsignore. “Santità – rispose Tardini – non lo avrei certamente preso a calci nel nome, chiamandosi Spirito Maria…”.