venerdì, Ottobre 3, 2025

Alberi da piantumare dopo la tempesta del 2023

Il 25 luglio di due anni fa una vera e propria tempe, con raffiche di vento fortissimo, si abbatteva sulla nostra città con una stroncatura di alberi che sfiorava i cinquemila esemplari. Il vento si scatenava ad oltre 100 km orari e la pioggia, a Milano, superava i 40 millimetri e cioè quanta ne cade normalmente in un mese. Questo imprevisto trambusto metteva sotto pressione la Protezione Civile la quale era obbligata ad intervenire in molti quartieri. Diverse strade erano inagibili, tetti scoperchiati e auto schiacciate dai tronchi. Si procedeva a chiudere immediatamente il Museo di Storia Naturale, il Planetario, il Castello Sforzesco, i parchi e molti altri elementi a rischio.

Ora, il Comune di Milano si è messo di buzzo buono e promette di sostituire, entro il corrente anno, tutte quelle piante che erano state sradicate dal nubifragio.

E’ stata anche fondata la raccolta fondi “Milano per gli alberi”, alla quale diverse aziende private hanno partecipato per un totale di diverse migliaia di euro. Non dimentichiamo inoltre il contributo di 200 mila euro effettuato da MSC Foundation, un’organizzazione senza scopi di lucro, che nella circostanza è venuta incontro ai danni subiti dai giardini pubblici Indro Montanelli.

Si è pensato non soltanto alla sostituzione tel quel, ma anche mettere a dimora tipologie di verde più resistente, che potessero meglio adattarsi all’ambiente, come ad esempio querce o rovere. A questo riguardo si è pure prodigata Webuild una società titolare di un gruppo sempre più globale e con sensibile radicamento in Italia, la quale, dopo aver versato il proprio contributo, sottolinea che è importante non soltanto la cura del verde, ma è anche garantire la sua salute nonché la bellezza e la necessaria resistenza al clima.

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