lunedì, Dicembre 23, 2024
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Agopuntura, cura alternativa per la dermatite atopica

Malattia infiammatoria della pelle, questa patologia è determinata da un’alterazione della funzione di barriera idrolipidica dell’epidermide. Il  trattamento con l’Agopuntura può alleviare notevolmente i sintomi e prolungare i periodi di remissione.

Vite segnate da una convivenza giornaliera con la patologia

Prurito intenso e incessante, bruciore della pelle, insonnia, nervosismo, autoisolamento, stress, secchezza cutanea, difficoltà nei rapporti sociali… E ancora: dormire, vestirsi, ma anche scoprirsi, fare una doccia, un bagno al mare o in piscina, prendere il sole, fare jogging e sport, passeggiare in un parco, temere il giudizio delle altre persone: sono solo alcuni dei problemi che tormentano la quotidianità di chi è affetto da  dermatite atopica specie nella forma grave.  Una patologia che, oltre a colpire il nostro organo più esteso, la pelle, è una malattia infiammatoria cronica che condiziona (come detto) pesantemente le attività sia diurne che notturne dei pazienti. Un’affezione che, oltre all’aspetto clinico, ha ripercussioni serie anche sulla psiche e sulla qualità di vita di chi ne soffre e che si ripercuote sulla sfera interpersonale e lavorativa, a causa dello stigma sociale conseguente alle manifestazioni cutanee, che colpiscono aree visibili come il volto, il collo, le mani. Ogni giorno, il paziente e la sua famiglia, devono confrontarsi con la presenza della dermatite atopica che però non è contagiosa né infettiva.

Vite “atopiche”

Nel nostro Paese, oltre 35.000 bambini e adulti convivono con una forma severa di questo disturbo. La dermatite atopica (in assoluto la patologia dermatologica più frequente dopo la psoriasi), detta anche eczema atopico, è stata considerata fino a pochi anni fa una malattia esclusiva dell’età pediatrica. Ma non è così: oggi si sa che si manifesta nei primi mesi di vita, ma può proseguire nell’adolescenza e nell’età adulta o può insorgere ex novo in adulti e addirittura dopo i 65 anni di età. Nella fase acuta la dermatite atopica (che si eredita da uno o da entrambi i genitori) ha un andamento altalenante e può favorire le allergie (non il contrario), si manifesta con arrossamenti spesso associati a vescicole essudative. Nel tempo le lesioni progrediscono e diventano squamose, mantenendo però l’arrossamento cutaneo. 

Le cause più frequenti di questa patologia – spiega la Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – sono la predisposizione genetica all’atopia, le alterazioni della barriera cutanea, l’iperreattività nei confronti di stimoli ambientali e agenti infettivi e infine la risposta infiammatoria. Si tratta di una malattia che può perdurare per tutta la vita con fasi alterne di remissione e riacutizzazioni. Si manifesta con arrossamenti molto estesi accompagnati da intenso e persistente prurito e/o bruciore. Tutto il quadro è accompagnato da una marcata secchezza cutanea. Nel bambino con dermatite atopica la barriera cutanea è compromessa e meno efficiente, per cui si osservano spesso infezioni a carico delle aree colpite. A volte la malattia è accompagnata anche da altre patologie che compaiono in un secondo momento e che fanno parte del gruppo dell’atopia come l’asma e la rino-congiuntivite allergica. L’impatto dei sintomi sulla qualità di vita  è decisamente sottovalutato. In più, quando si è provato di tutto, senza un reale beneficio, insieme alla determinazione ad affrontare la patologia, iniziano a venir meno anche autostima e capacità di superare le sfide che la vita riserva”.

Preziosa terapia complementare: l’Agopuntura 

Le domande che più frequentemente i pazienti si pongono sono: “Si guarisce dalla dermatite atopica? Quale cura?” Trattandosi di una malattia infiammatoria cronica, l’obiettivo è la scomparsa dell’eczema e del prurito ricorrendo alle classiche terapie topiche a base di corticosteroidi. Una efficace opzione terapeutica per contrastare non solo le lesioni, ma anche per alleviare il prurito invalidante e la fastidiosa sensazione di bruciore è ricorrere all’Agopuntura (medicina di origine cinese usata per curare molte malattie anche dermatologiche), che non si limita solo ad agire sui sintomi, ma agisce anche a livello delle cause, andando ad intervenire sulla radice energetica che sottende a tali malattie. La pratica di questa medicina complementare utilizza sottilissimi aghi metallici (sterili e monouso) inseriti in punti specifici del corpo per alterare il flusso di energia. Ricorrere a questa disciplina complementare, può costituire un aiuto prezioso, da sola o in combinazione con altre cure della medicina occidentale. (Una precisazione: la Digitopressione è simile all’Agopuntura, tranne per il fatto che usa le dita e le mani per applicare la pressione, invece degli aghi).

Trattare la dermatite atopica con l’Agopuntura

Le patologie della pelle sono di diverso tipo e tra queste ce ne sono alcune che rispondono meno di altre ai trattamenti farmacologici. Sono proprio queste ultime a trovare maggiore giovamento dal trattamento con l’Agopuntura come la dermatite atopica. Evidenze scientifiche dimostrano come questa antichissima tecnica cinese sia molto efficace e combinata con i farmaci è ancora più risolutiva, essendo in grado di ridurre il numero degli effetti collaterali delle medicine stesse. Va ancora ricordato che molte patologie della pelle sono originate dalla sfera psichica come lo stress che può innestare una serie di risposte immunitarie che perpetuano il mantenimento della patologia. L’Agopuntura, agendo su entrambi gli aspetti, quello psichico e quello immunitario attraverso i “neuropeptidi cutanei”, è particolarmente indicata in presenza di dermatite atopica. Infatti il trattamento può alleviare notevolmente i sintomi(prurito, lesioni, dolore) eprolungare i periodi di remissionedella malattia, anche nei casi in cui non sia totalmente risolutivo. 

Numero di sedute di Agopuntura e alimentazione 

Se la storia del paziente è caratterizzata da periodi di acuzie prolungati ed estesi nel tempo, la cura è in media abbastanza lunga. Nelle prime 5-10 sedute (con cadenza di 1-2  sedute a settimana) si ha di solito una riduzione del prurito e dell’estensione e della severità delle lesioni. Le sedute successive, anche a cadenza mensile o trimestrale, mirano a consolidare la fase di remissione, facendo sì che la pelle si abitui nuovamente ad uno stato di benessere. La tecnica non comporta controindicazioni, solo in alcuni casi potrebbero manifestarsi piccoli lividi che andranno via nel giro di qualche giorno. Anche l’attenzione all’alimentazione è importante: si devono  preferire i cibi neutri e cotti (soprattutto cereali come il riso), legumi, verdura e frutta (meglio cotta anch’essa),  pinoli, mandorle e noci, limitando al contempo arance, banane, lieviti, latte e latticini (soprattutto vaccini) e cibi industriali con conservanti, coloranti, e zuccheri raffinati.

L’Agopuntura nella patologia pediatrica

Un bambino su 5 nasce atopico. L’esordio della malattia è molto precoce, inizia prima dei 5 anni in più dell’85% dei pazienti e, nella maggior parte di essi, è presente nei primi due anni di vita.

“In alcuni casi- puntualizza la Dottoressa Memmo – può esordire già nei primi mesi come crosta lattea, che dal capo diffonde a livello del volto e delle superfici estensorie degli arti con lesioni di tipo vescicoloso o essudanti. Le lesioni, via via che il bambino cresce, divengono croniche, diminuiscono le vescicole, ma la cute diventa secca e spessa, con una accentuazione dei solchi e delle pieghe detta lichenificazione. 

Una situazione che rischia di diventare un vortice negativo per genitori e figli, soprattutto quando affligge pazienti giovanissimi, spesso sin dai primi mesi di vita. I sintomi si traducono nella perdita del sonno dei piccoli e nell’impotenza di mamma e papà che non sanno come interrompere il loro grattarsi e convivono con la paura che si feriscano. Insomma, un pericoloso “terzo incomodo” che può avere serie ricadute sulla qualità di vita di tutti i componenti del nucleo familiare, compromettendone la serenità: le sofferenze del bambino creano un forte stress che coinvolge tutta la famiglia con il rischio di trascinarla in un vortice di sconforto.  

La gestione terapeutica del piccolo paziente atopico è estremamente complessa – osserva l’esperta –Obiettivo principale è risolvere i sintomi acuti cercando di ottenere una stabilizzazione a lungo termine e prevenire le recidive, evitando il più possibile gli effetti collaterali dei farmaci utilizzati (antistaminici e cortisonici). Parlando di medicina tradizionale cinese, spesso il soggetto adulto affetto da questa malattia si rivolge alla medicina alternativa come “ultima spiaggia”. Prima di poter giovare degli effetti benefici dell’Agopuntura, però, il soggetto dovrà passare per una fase definita “disintossicante”, altrimenti questa metodica subirà limitazioni notevoli nella sua azione in quanto il flusso dell’energia non potrà avvenire in modo scorrevole. L’organismo del bambino è invece più “puro” e ciò fa sì che il trattamento mediante Agopuntura si riveli più efficace e rapido. Oltre a ciò, a vantaggio dei minori, vi è l’assenza di condizionamenti emotivi particolari, stati d’animo invasivi e che possano fungere da barriera al giusto fluire dell’energia che caratterizzano invece il soggetto adulto. Una seduta una volta ogni due settimane, nell’arco di tre mesi, può comportare la scomparsa dei sintomi e del disturbo.  Il paziente in età pediatrica risponde molto bene anche all’auricolomassaggio, una tecnica derivante dall’auricoloterapia che prevede la stimolazione dei punti di Agopuntura dell’orecchio attraverso un massaggio (e non quindi con gli aghi). In particolare nei bambini iperattivi massaggiare il punto situato all’interno della fossetta triangolare nel padiglione auricolare, ha l’effetto di calmarlo e di migliorare il suo rendimento scolastico – conclude la Dottoressa Antonella Memmo.

Inoltre non va dimenticato che ogni volta che l’organismo è affetto da flogosi, il trattamento agopunturistico si rivela indicato, capace di attivare le contromisure di cui l’organismo è naturalmente dotato per ridurre l’infiammazione.

Info: Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Agopuntore  – memmo.anto@gmail.com

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