di Carlo Radollovich
La sala di via Terraggio, situata in pieno centro cittadino e chiusa da circa sette anni, andrà incontro quanto prima ad una nuova vita per la gioia degli aficionados di film classici, pellicole d’avanguardia e di alta qualità.
Non solo. Si effettueranno anche proiezioni di rappresentazioni teatrali e pure la lirica disporrà di propri spazi, così come certi balletti di spicco. Stefano Boeri, l’ex assessore alla Cultura aveva proposto a suo tempo l’ “Orchidea” come autentico modello di “cinema d’essai”, dopo che il Comune di Milano aveva deciso di non rinnovare il contratto di concessione al “Gnomo”, ove venivano presentati nuovi film, esecuzione di concerti e ampie discussioni su parecchi temi in ambito culturale.
A quando la rinascita dell’”Orchidea”, locale per il quale diversi milanesi stanno già manifestando il loro entusiasmo ? Il bando per la completa ristrutturazione della sala scatterà entro il prossimo mese di giugno, confidando che il vecchio e storico edificio di via Terraggio, acquisito dal Comune poco prima del secondo conflitto mondiale, regga alla vetusta età nel modo più confacente. Si parla di un investimento superiore al milione e 200mila euro per una gestione che dovrebbe garantire il top della funzionalità.
Si prevede la realizzazione di 120 posti che, qualora il progetto scelto venisse definitivamente chiuso entro quest’anno, verrebbero messi a disposizione del pubblico entro il 2017. Come potrebbe apparire l’”Orchidea” ? Si ipotizzano tre livelli: il primo (al piano interrato) verrebbe destinato a consumazioni del servizio bar, il secondo (aperto su via Terraggio) verrebbe destinato all’ingresso e al nuovo locale che ospiterà il cinema, il terzo (al primo piano) verrebbe occupato dalla saletta proiezioni e dagli uffici.
Traguardo importante a cui si aspira: abbinare il prestigio della cultura alla necessità di mantenere l’esborso di fondi entro i limiti pattuiti, evitando indesiderati sforamenti.
Detto in soldoni: si esige sin d’ora una perfetta quadratura dei conti… E il buon afflusso di spettatori, come si confida, dovrebbe consentire la stesura di un bilancio del tutto accettabile.