venerdì, Novembre 15, 2024
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Commemorazione dei Martiri del poligono di piazzale Accursio

di Antonio Barbalinardo

Domenica 27 dicembre presso il Monumento dei Martiri della Resistenza di piazzale Accursio, si è svolta la commemorazione alla memoria di Gaetano Andreoli, Arturo Capettini, Cesare Poli e Angelo Scotti.
La storia di questi martiri morti per seguire i valori della Resistenza, della giustizia e della libertà dei popoli, ci porta all’autunno del 1943 quando per rappresaglia, i fascisti della Repubblica Sociale Italiana, voluta da Benito Mussolini, catturarono Arturo Capettini e Cesare Poli, Angelo Scotti e Gaetano Andreoli e li portarono presso il carcere di San Vittore.
Il 31 dicembre dello stesso anno i quattro partigiani furono trasferiti dal carcere al Poligono di tiro di piazzale Accursio dove li attendeva il plotone di esecuzione; alle ore 12,30 di quel giorno Gaetano Andreoli, Arturo Capettini e Cesare Poli furono fucilati, mentre l’avvocato Angelo Scotti scampato alla fucilazione per una grazia ricevuta, fu deportato in Germania in un campo di sterminio nazista dove fu eliminato in una camera a gas nel luglio del 1944.

Il monumento di Piazzale Accursio dedicato ai Martiri del poligono
Il monumento di Piazzale Accursio dedicato ai Martiri del poligono

I quattro Martiri, legati alla lotta contro il fascismo, furono quattro coraggiosi organizzatori della Resistenza, combatterono contro gli occupanti tedeschi e contro la dittatura fascista, e purtroppo furono legati dallo stesso tragico destino. Sono eroi e Martiri della Resistenza, che noi dobbiamo sempre ricordare perché grazie a persone come loro, noi oggi possiamo vivere nella libertà ed esprimere liberamente i nostri pensieri.
La cerimonia presso il monumento di piazzale Accursio è stata una cerimonia molto emozionante, era presente il Presidente del Consiglio di Zona 8 Simone Zambelli, il Presidente Provinciale dell’ANPI Roberto Cenati, il Presidente della Commissione Cultura della Zona 8 Massimo Maggiaschi, alcuni rappresentanti del Consiglio di Zona 8, vari rappresentanti dell’Associazione ANPI territoriale della Zona 8 e diversi rappresentanti della Sezione ANPI Codè Montagnani Marelli promotrice della cerimonia. Inoltre era presente anche il nipote di Arturo Capettini che ha lo stesso nome del nonno. La cerimonia si è svolta alla presenza di molti cittadini che hanno seguito con molta attenzione la commemorazione.
Dopo la deposizione della corona d’alloro davanti al monumento è iniziata la commemorazione che è stata aperta dall’intervento della Presidente della Sezione ANPI Codè Montagnani Marelli, la dottoressa Rossella Montagnani Marelli, figlia del Partigiano Piero Montagnani Marelli, decorato con la medaglia d’argento al valore partigiano, fu Vicesindaco di Milano, con l’allora Sindaco Antonio Greppi, ricordato come il Sindaco della Liberazione, Piero Montagnani Marelli in seguito è stato eletto Senatore della Repubblica.

La dottoressa Rossella Montagnani Marelli ha tracciato un poco la storia dei Martiri del Poligono oltre che dare un accenno ai problemi della Sezione ANPI locale.
È seguito l’intervento del Presidente della Commissione Cultura Massimo Maggiaschi, che ha iniziato il suo discorso ricordando i versi dell’inno di Mameli: “Stringiamoci a coorte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”, perché i martiri del Poligono hanno risposto al grido dell’Italia di allora per la liberazione dal nazifascismo sacrificando così la propria vita.

La dottoressa Rossella Montagnani Marelli
La dottoressa Rossella Montagnani Marelli

Il Presidente del Consiglio di Zona 8 Simone Zambelli ha portato il saluto di tutto il Consiglio di Zona 8, ha ricordato anche la sua prima commemorazione di cinque anni fa alla presenza dell’allora Presidente provinciale ANPI, Tino Casali, che è venuto a mancare recentemente alla fine dell’ottobre scorso.
È seguito infine l’intervento e saluto da parte del Presidente Provinciale dell’ANPI Roberto Cenati che ha ricordato i Martiri del Poligono di Accursio e in parte la storia della Resistenza e del sacrificio dei suoi Martiri riferendo che grazie a tutti i martiri della Resistenza oggi noi abbiamo la libertà e la Costituzione che dobbiamo difendere e sostenere sempre. Ha riferito inoltre che è molto bello e rilevante ricordare questi martiri anche con la locandina che riporta la loro foto e la frase “UOMINI NON INDIFFERENTI”, questo concetto oggi va ancora ripetuto e ricordato fortemente poiché ancora oggi ci sono luoghi e situazioni di tragedie umane dove molto spesso la nostra indifferenza consente la morte di popoli in diverse parti del mondo.

Pièce teatrale eseguita nei pressi del monumento dal titolo “Lungo la via di minor Resistenza” a cura del “Teatro degli instabili”
Pièce teatrale a cura del “Teatro degli instabili”

La cerimonia è proseguita con una pièce teatrale eseguita nei pressi del monumento dal titolo “Lungo la via di minor Resistenza” a cura del “Teatro degli instabili” ed è finito con il suono del violino al canto di “Bella ciao” il celebre canto popolare antifascista italiano, nato sull’Appennino Emiliano prima della Liberazione, diventato così l’inno della Resistenza e del movimento partigiano italiano.

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