di Carlo Radollovich
Era prevedibile. Avendo la possibilità di entrare alle ore 19,00 pagando un biglietto di soli 5 euro, un numero elevato di persone si è presentato in queste sere agli ingressi, verso quell’ora. E alle 23, orario prefissato per l’uscita, moltissime persone si trovavano ancora all’interno.
Il commissario Giuseppe Sala ha perciò proposto di ritardare la chiusura di un’ora e sembrerebbe che tale suggerimento possa essere senz’altro accolto, tenendo tuttavia presente che l’ultima partenza del metrò scatta alle 0,40 durante il week-end e ancora prima nel corso della settimana.
Ovviamente, nessuno potrà obbligare i vari padiglioni ad effettuare straordinari e anche bar e ristoranti potranno dire la loro.
Oltre a questo tema, sussiste un altro punto che attende di essere regolamentato. Si tratta infatti di un certo “abbandono” che alcuni padiglioni lamentano perché situati al termine del decumano e perciò scarsamente visitabili da parte dei turisti. Ma proprio da quel lato esiste un’entrata, quella di Roserio, che viene decisamente dimenticata. Si propone perciò di dirottare sul relativo parcheggio una parte dei pullman in arrivo, misura che creerebbe senz’altro un’auspicata compensazione in tema di afflusso dei visitatori.
E che dire del grande caldo, decisamente estivo, che in questi giorni si è abbattuto non soltanto sui padiglioni, ma anche fuori ? Alcuni anziani hanno addirittura accusato malori o improvvisi cali di pressione e le ambulanze sono prontamente intervenute.
Ci si difende come si può. Chi si versa sulla testa dell’acqua, chi cerca refrigerio immergendo i piedi in una piccola vasca del padiglione della Repubblica Ceca, chi approfitta dei piccoli prati davanti alla Cascina Triulza e vi si sdraia, chi tenta di rinfrescarsi con ventagli di cartone messi a disposizione dal padiglione sloveno.
Si tratta tuttavia di piccoli “provvedimenti” anticaldo che meritano di essere rivisti a tutto vantaggio di chi si trova all’interno di Expo. Si pensa infatti di installare appositi nebulizzatori (già presenti davanti ai padiglioni di Austria e Brasile) e di ombreggiare opportunamente le parti non provviste di tende.
Qualche soluzione ancora più concreta dovrà essere trovata per coloro che, in piena estate e in presenza di temperature superiori ai trenta gradi, si troveranno in coda agli ingressi, in attesa di visitare Expo.