di Carlo Radollovich
La Biblioteca Villapizzone è un ordinatissimo luogo di cultura, ove numerosi libri, qui disponibili, sembrano invogliare a leggere tutti i frequentatori, giovani e anziani. È stata inaugurata qui (21 aprile – 5 maggio) un’interessante mostra fotografica dal titolo “Dal vecchio Portello…allo storico quartiere di Villapizzone”, Comune autonomo sino al 1869 sino all’assorbimento effettuato da parte di quello di Musocco, a sua volta inglobato nella città di Milano nel 1923.
Alla presenza di un buon numero di persone, ha fatto gli onori di casa la Dottoressa Patrizia Traversi, la quale ha poi passato la parola ad Antonio Barbalinardo, Vicepresidente della Fondazione Perini, giornalista pubblicista, autore di sei saggi sulla città, curatore della mostra e autore delle foto recenti della mostra: si tratta di immagini nitidissime, elogiate dai presenti.
Egli ha ricordato con vivacità d’espressione alcuni episodi che contrassegnano la vita nei nostri quartieri, auspicando ancora una volta che possano andare in porto tre suoi desideri: 1) porre una targa in via Gallarate tra i civici 49 e 55, dove tra i due condomini esiste ancora l’ultimo tratto di rotaie che ricordano il percorso del vecchia congiunzione ferroviaria tra lo Stabilimento Alfa Romeo e la stazione di Milano Certosa. 2) Una targa da posizionare antistante la facciata muraria dell’ex mensa dello Stabilimento Alfa Romeo di via M. U. Traiano sul fronte di via Arnaboldi. 3) Salvaguardare l’ultimo pezzo di muro di cinta dell’ex Stabilimento Alfa Romeo, che esiste all’incrocio di via Renato Serra con viale Alcide de Gasperi, e porre anche lì una targa ricordo.
Ha poi preso la parola Angelo Dani, Vicepresidente del Consiglio di Zona 8 e Presidente della Commissione Urbanistica, il quale, pur confermando le diverse problematicità che coinvolgono la via Negrotto, si è dichiarato fiducioso su un graduale ricomponimento delle difficoltà in essere.
Il Presidente del Consiglio di Zona 8, Simone Zambelli, si è intrattenuto, iniziando con la citazione di simpatiche evocazioni personali di quartiere, sull’importanza del ricordo in sé. Si tratta di valori che è importante trasmettere ai giovani per meglio inquadrarli nei vari contesti delle realtà di oggi. Ha poi affrontato la nota questione “pioppi” di via Mac Mahon. Sono stati interpellati tre agronomi di spicco con la finalità di limitare l’abbattimento degli alberi. I risultati delle indagini sono più che soddisfacenti poiché, male che vada, saranno solo venti le pianti da sradicare. A proposito dell’area dell’ex Tiro a segno nazionale di piazzale Accursio, ribadisce che il Consolato statunitense, impegnandosi a non abbattere le costruzioni storiche qui erette, dovrebbe dare concretezza ai propri progetti di trasferimento entro il 2016.
Anche Antonio Iosa, Presidente della Fondazione Perini, ha evidenziato l’importanza del ricordo come tale, sottolineando poi la promozione culturale svolta dalla Fondazione nei suoi cinquant’anni e oltre di attività. Ha inoltre aggiunto come la periferia (vedi Quarto Oggiaro) si sia notevolmente riqualificata rispetto al passato con iniziative che fanno emergere notevoli passi avanti. Inoltre, la cultura delle periferie, riversandosi direttamente o indirettamente sul Centro cittadino, ha contribuito ad arricchire notevolmente il tessuto sociale di Milano.
Desideriamo vivamente consigliare la visita a questa mostra fotografica che evoca non soltanto vecchi ricordi, ma che funge anche da stimolo per collocarci in una nuova e moderna concezione della città metropolitana.