La vista è un dono prezioso e come tale va conservato…
…È capitato a tutti, almeno una volta, di provare una sensazione di fastidio più o meno prolungato agli occhi, simile a pizzicore, bruciore o arrossamento: si tratta spesso di situazioni transitorie, ma sempre fastidiose e talvolta in grado di generare qualche preoccupazione.
Escluse le cause di immediata identificazione, come il contatto con agenti esterni quali moscerini, detergenti o prodotti di make-up, è importante indagare eventuali ulteriori cause per capire come affrontare il problema in maniera corretta. Le malattie oculari sono infatti numerose ed è sempre importante rivolgersi ad un medico oftalmologo (comunemente detto oculista) che può effettuare una diagnosi qualificata ed esperta.
A questo proposito va ricordato che oltre 6 milioni di italiani sono affetti da patologie oculari, un terzo dei quali presenta una riduzione della vista invalidante; ma oggi, nonostante l’esistenza di tecnologie avanzate, trattamenti innovativi e strumenti diagnostici precoci, all’Oftalmologia è dedicato solo l’1% della spesa sanitaria pubblica, risultando marginalizzata nelle priorità del SSN. Questo squilibrio produce ritardi nell’accesso alle cure, carenza di risorse e forte pressione sugli specialisti.
In occasione di un momento chiave come la Giornata Mondiale della Vista, che si celebra il 9 Ottobre in tutto il mondo, l’Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO) riunisce Istituzioni, Società scientifiche, Associazioni pazienti e Aziende nel primo meeting nazionale APMO, che si è svolto il 9 Ottobre a Roma, invitando tutti i portatori di interesse a dialogare sulle strategie da mettere in atto per garantire accesso ai percorsi di cura, innovare in maniera sostenibile la salute visiva, sostenere la qualità della vita dei pazienti affetti dalle più comuni patologie oculari, con un’attenzione particolare al territorio.
Il Congresso, che segna la crescita e l’evoluzione di APMO, nata nel 2022, ha mosso i primi passi a partire dalla Carta della Salute dell’Occhio, il documento di orientamento e promozione della prevenzione in ambito oftalmologico realizzato nell’ambito della campagna per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e delle patologie oculari La salute dei tuoi occhi. Non perderla di vista promossa da APMO in collaborazione con SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche e con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare prevenzione e cura delle malattie degli occhi e in sinergia con altre 18 tra Associazioni pazienti e Società scientifiche.

Le attività del primo anno della campagna, che ha visitato 5 Regioni – Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia e Sicilia – con incontri istituzionali che hanno coinvolto i decisori e gli specialisti locali, con l’obiettivo di analizzare punti di forza e criticità dell’assistenza e cura in ambito oftalmologico sul territorio e con appuntamenti informativi e di screening territoriali, hanno registrato ottimi risultati, contribuendo ad aumentare la sensibilizzazione sulle patologie oculari. Gli incontri informativi hanno coinvolto oltre 400 persone, sottoposte dagli specialisti presenti a mini-screening per le più comuni patologie oculari: 1 persona su 5 è risultata “diagnosticata a rischio” a seguito del controllo.
«Il bilancio della campagna è più che positivo, considerando che APMO è nata di recente e tante sono le problematiche messe in campo e da affrontare – dichiara Francesco Bandello, Presidente APMO e Direttore Unità Oculistica IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – Siamo consapevoli che questi primi risultati hanno un valore relativamente modesto rispetto alla possibilità di cambiare concretamente la realtà in cui operiamo. Qualcosa però si muove. Se guardo al futuro sono ottimista, auspicando che si riesca a mantenere l’attuale livello di attenzione, di sollecitazioni, di dialogo, perseverando sugli stessi obiettivi: la nostra Associazione si propone di ricoprire, in questo senso, un ruolo di primo piano».
Al Congresso numerose le autorità presenti, primo tra tutti il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha dichiarato: «La diagnosi tempestiva consente di rallentare la progressione della malattia, limitare il rischio di ipovisione fino alla cecità, e quindi salvaguardare l’autonomia e la qualità della vita delle persone, oltre a ridurre il peso economico, sia in termini sanitari che sociali. Per questo motivo è sempre più evidente la necessità di investire nella prevenzione. Nella legge di bilancio che stiamo discutendo in questi giorni saranno inseriti fondi destinati specificamente alla prevenzione, compresa quella delle malattie oculari. Dobbiamo portare avanti un cambiamento culturale e organizzativo: passare da un Servizio Sanitario Nazionale centrato quasi esclusivamente sulla cura a un modello proattivo, capace di ridurre il numero delle patologie e di liberare risorse da destinare alla ricerca e allo sviluppo di terapie sempre più avanzate ed efficaci. Prevenzione e diagnosi precoce richiedono però un accesso tempestivo ai servizi sanitari e alle innovazioni. Occorre intervenire sulle disuguaglianze che, purtroppo, ancora persistono a livello regionale».
La mattinata è organizzata con due Tavole rotonde in cui si sono alternati i rappresentanti di Istituzioni, Società scientifiche, Associazioni e Aziende, oltre ai pazienti e agli specialisti. Temi centrali: l’accesso ai percorsi di cura e l’innovazione sostenibile; nel pomeriggio la prima Tavola rotonda è dedicata alla Carta della Salute dell’Occhio e alle problematiche assistenziali legate al territorio; la seconda Tavola rotonda alle principali malattie oculari e alla qualità di vita dei pazienti; ampio spazio nella terza Tavola rotonda al grande tema delle retinopatie, maculopatie e miopia grave.
Accessibilità alla diagnosi precoce, alle terapie più innovative ed efficaci, avere le risorse per la migliore appropriatezza terapeutica: sono questi gli obiettivi che si propone APMO e che muovono l’impegno dell’Associazione verso il ruolo di punto di riferimento nazionale per i pazienti con malattie oculari.
«APMO è cresciuta, c’è stata un’evoluzione dovuta a due fattori: da una parte, l’ascolto dei pazienti, dei bisogni, delle esigenze, dei problemi, per capire come aiutarli e dare risposte per offrire soluzioni; dall’altra, la collaborazione con il mondo delle Istituzioni, perché a questi interlocutori dobbiamo portare i problemi dei pazienti e cercare insieme di affrontarli secondo le modalità e le aspettative di maggiore interesse per i cittadini – conclude Francesco Bandello– Queste due anime proprio all’interno del Congresso si incontrano e dialogano. In prospettiva, il nostro obiettivo è diventare sempre più numerosi e credibili e migliorare l’organizzazione delle diverse sedi regionali APMO. Abbiamo bisogno di essere aiutati dalle Istituzioni, perché i nostri pazienti non muoiono a causa di una malattia oculare, ma la perdita della vista terrorizza le persone più della morte e comporta gravissime disabilità; non curare si traduce in un aumento esponenziale di costi per il cittadino e il Servizio pubblico».
Tutte le informazioni sulle attività di APMO, sulla campagna La salute dei tuoi occhi. Non perderla di vista e la Carta della Salute dell’Occhio sono disponibili sul sito. https://associazionepazientimalattieoculari.it/