L’amministratore avvocato difende il condominio opportunamente autorizzato
Di Annarita D’Ambrosio
In caso di azione legale intentata contro la compagine condominiale, chi amministra ed esercita la professione legale può difendere il condominio convenuto, senza bisogno di autorizzazione assembleare, nelle materie di sua competenza, ad esempio le azioni contro i morosi. Ma resta il tema del compenso, che è specifico e ulteriore rispetto a quello pattuito all’atto di nomina ad amministratore. Il compenso per l’attività forense deve autorizzarlo l’assemblea.
L’amministratore di condominio in proroga non ha diritto al compenso
Di Fulvio Pironti
E’ illegittima la pretesa economica avanzata dall’amministratore per attività ordinarie compiute per più annualità successivamente alla scadenza del mandato anche se tali spese siano state iscritte nei bilanci approvati. Il riconoscimento del compenso è condizionato alla specifica scritta all’atto del rinnovo e l’amministratore non può ritenersi validamente confermato per fatto concludente.
I ripartitori sono proprietà privata ma l’assemblea decide il sistema di contabilizzazione del calore da adottare
Di Matteo Rezzonico
Il contabilizzatore, pur essendo un apparato privato, è soggetto a normative inderogabili ed è quindi legittimo che il singolo condomino il cui contabilizzatore/ripartitore di calore risulti mancante o non funzionante possa essere costretto dall’assemblea a provvedere alla sostituzione a sue spese: l’assemblea di condominio ha quindi il potere di deliberare, a maggioranza dei presenti che rappresentino almeno metà dei millesimi, la sostituzione dei vecchi contabilizzatori presenti nelle unità immobiliari.
In caso di occupazione abusiva consigliabile agire parallelamente in sede penale e civile
Di Edoardo Valentino
Ottenuta la condanna degli occupanti irregolari, con l’azione civile si potrà chiedere agli stessi il risarcimento dei danni