venerdì, Ottobre 3, 2025

Alcune tappe sui laghi di Como e Garda

Per coloro che amano in particolare il lago di Como, impostiamo una scappata ad Abbadia Lariana, ove la coltura di bachi per la produzione di seta negli anni passati, era quasi d’obbligo. Infatti, a partire dal XVI secolo, l’allevamento di bachi con successiva raccolta di bozzoli e tessitura vera e propria, sembra farci vivere un ritaglio magico della nostra storia.

Altrettanto magica in questa località era la possibilità di torcere il filo di seta, tanto che, a fine ‘900, venne restaurata una vecchia fabbrica munita di incannatoio e di filanda (vedi museo del setificio Monti), ove il desiderio di osservare da vicino come venivano effettuate tempo fa certe operazioni seriche, è davvero concreto.

Cambiando lago, tentando di coccolarci il Garda, ecco apparire il Museo della Carta in quel di Toscolano Maderno. E qui è possibile scoprire “reperti archeologici” ossia volumi assai rari, resi preziosi dalla data della loro stampa e cioè della prima metà del Cinquecento.

Ma poi un intenso profumo di limoni ci conduce sull’Alto Garda dove venivano coltivati diversi tipi di agrumi. Ne è viva testimonianza la Limonaia del Castello a Limone sul Garda, aperta al pubblico da poco.

Proseguiamo il nostro breve tour sul lago di Garda addentrandoci con uno speciale treno nel cuore della Miniera Marzoli, accompagnati da guide molto esperte. Da qui ci proiettiamo, per concludere, nell’Archeopark di Darfo Boario Terme, visitando una fattoria di epoca neolitica oppure pagaiando, a bordo di una “canoa preistorica”, forse alla ricerca di immagini sfocate che fanno ormai parte di tempi remoti.

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