venerdì, Ottobre 3, 2025

Prorogata a settembre la vendita di S.Siro

La demolizione di questo glorioso stadio e anche la costruzione di un nuovo impianto, a poca distanza, risulta a questo punto della lunga storia di questo stadio, non attuabile. Dopo cinque anni di polemiche e quasi vicini a concludere l’accordo con Milan e Inter, resta tutto in sospeso, almeno sino a settembre, come conferma il nostro sindaco Giuseppe Sala.

Se, come si ritiene, la teoria della vendita di San Siro sarà entro poco tempo confermata, le squadre milanesi dovranno affrettarsi nel richiedere alle banche i fondi necessari per un super investimento di un miliardo di euro, richiesta ritenuta impossibile senza la presa di posizione ufficiale del Comune di Milano.

In ogni caso, l’accordo fra tre scomparti che possiamo definire complementari e cioè Comune, squadre milanesi e, perché no, cittadini, sembrano continuare il loro percorso di guerra. Ricordiamo l’ultimo dei contrasti: il 10 novembre del corrente anno scatterà il vincolo legato ai 70 anni del secondo anello del Meazza. Questa data sarebbe senz’altro confermata secondo il Comune e la Sovrintendenza. Ma le restanti parti concordano ?

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha già avviato le necessarie verifiche per accertare se il vincolo al secondo anello sia già stato ufficializzato oppure no. In mezzo a questo coacervo di situazioni, la Sovrintendenza ha risposto, confermando il si. E tutto sembra svolgersi all’insegna della “ripetizione”, a cominciare da quel 2019, anno in cui si parlava della demolizione complessiva dello stadio, per poi passare ad una revisione totale di questo progetto…

E se Milan e Inter, accarezzando un loro preciso desiderio del recente passato, andassero ciascuna per conto proprio e cioè i rossoneri a San Donato e i nerazzurri a Rozzano ? Ma se ne riparlerà’ a settembre, confidando che la partita (in questo caso non proprio calcistica) possa considerarsi finalmente chiusa sotto ogni profilo.

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