venerdì, Ottobre 3, 2025

E se un blackout colpisse anche noi?

Siamo rimasti molto sorpresi nell’apprendere quali guasti siano apparsi in Spagna e Portogallo a seguito di un blackout : città completamente ferme, aerei che sono rimasti a terra, treni che non sono stati in grado di partire, traffico automobilistico completamente in tilt, linee telefoniche interrotte. Ora, come sembra, la situazione appare in via di miglioramento.

Avevamo tuttavia preso nota dello sconvolgimento che aveva intrappolato migliaia di persone nei treni. Anche i centri commerciali, vari negozi, e i bancomat risultavano completamente fuori uso. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri con le linee metropolitane che si sono bloccate non soltanto a Madrid ma anche a Barcellona e a Siviglia. Per fortuna negli ospedali tutto ha funzionato regolarmente grazie ai generatori d’emergenza, mentre per le persone prigioniere delle metro o, peggio, per coloro che rimanevano bloccati negli ascensori, partivano dal ministero degli Interni diverse e speciali unità di crisi.

Ma anche il mondo dello sport ha subìto “danneggiamenti”. Infatti, tutte le partite di tennis in programma a Madrid (vedi Master 1000) sono state cancellate.

Una domanda sorge tra noi spontanea: e se uno sconvolgimento di questo genere capitasse anche in Italia ? Per la verità, uno scenario analogo ci era già capitato nel mese di settembre del 2003, quando, nella notte tra il 27 e il 28, il nostro Paese rimase al buio per una mezza giornata a causa di un albero caduto su un cavo dell’alta tensione nella vicina Svizzera. Si scoprì, ma solo in seguito, che il gestore della rete elvetica non comunicò il danno, con la necessaria tempestività, al gestore italiano.

In Italia, non siamo immuni da rischi, ma non vi sono gravi particolarità, se raffrontiamo quanto occorso nella penisola iberica con le nostre problematicità, ma siamo certi che saremmo in grado di riprenderci in maniera efficiente e soprattutto veloce.

In ogni caso, sarebbero pronte a intervenire la Protezione Civile e le reti elettriche, ove è previsto un protocollo in cui sono previste istruzioni per far riprendere con celerità i necessari servizi. Ovviamente, gli ospedali fruirebbero delle indispensabili priorità in collegamento con le forze dell’ordine.

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