venerdì, Ottobre 3, 2025

Anziani e Intelligenza Artificiale. Un convegno al Palazzolo

di Ugo Perugini in collaborazione con Carlo Radollovich

Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia e, in particolare, l’Intelligenza Artificiale, soprattutto quella Generativa, gioca un ruolo centrale non solo nella vita quotidiana ma anche in vari ambiti come salute, istruzione e servizi sociali.

Questo impone una riflessione attenta anche sul rapporto virtuoso che si può instaurare tra tecnologia e invecchiamento della popolazione e quali siano le innovazioni in grado di  garantire agli anziani o ai fragili, un aiuto e un beneficio a sostegno delle loro esigenze.

A. Palmieri, moderatore del convegno

Nasce con questi intenti il convegno organizzato da diverse realtà e associazioni di volontariato – tra cui Fondazione Don Gnocchi onlus, Amici di Don Palazzolo, MI’impegno, con il contributo del Distretto Lions 108Ib4 Milano città metropolitana e Pensiero Solido – che porta il titolo “Intelligenza Artificiale, anziani e fragilità. Una sfida per la nostra umanità” che si è tenuto l’11 aprile all’Istituto Palazzolo.

Ha moderato in modo arguto e brillante gli interventi dei vari relatori Antonio Palmieri, co-fondatore e presidente di Pensiero Solido, che ha presentato i numerosi ospiti intervenuti, a cominciare dal dottor Antonio Troisi, Direttore della  onlus Don Gnocchi, che ha tenuto a sottolineare come accanto all’intelligenza artificiale sia necessaria anche  l’intelligenza emotiva rappresentata da una continua relazione tra persone e, in particolare con i pazienti e i loro parenti. Fornendo alcuni dati significati riguardanti la imponente attività svolta dall’istituto. 

Saluto di A. Troisi, Direttore RSA Palazzolo

E’ stata quindi la volta del dottor Carmelo Ferraro, Presidente del Comitato MI’impegno,  a ricordare che l’associazione opera a favore della coesione sociale, per sconfiggere la solitudine che avanza, sempre aperta a un dialogo che aiuti la rigenerazione di una rete sociale al fine di affrontare insieme le difficoltà delle persone più fragili.

Un gradito fuori programma è stato l’intervento dell’ingegnere aerospaziale Giacomo Chiametti, esperto del settore informatico, ricoverato da 13 anni presso il Palazzolo, il quale ha voluto indirizzare per iscritto un breve indirizzo di saluto ai presenti, letto dal volontario Antonio Barbalinardo.

Saluto di C. Ferraro, Presidente Comit. MI’mpegno

Antonio Palmieri ha poi presentato un altro ospite importante, la dottoressa Rossella Vitali, governatore del Distretto Lions che ha introdotto il termine di tecnologia solidale, che significa fare rete, partendo dalla sinergia tra le varie associazioni e realtà del territorio, con l’obiettivo dell’inclusione superando le diverse barriere, a difesa della salute e del benessere delle persone, avendo sempre come riferimento la finalità etica di migliorare i servizi offerti.

Vito Santo Pietroforte, presidente degli Amici di Don Palazzolo, ha quindi  ricordato la finalità del convegno che si rivolge sia a chi opera nell’ambito dell’istituto sia a coloro che sono al di fuori di questa istituzione per far conoscere la realtà importante del volontariato che anima sempre con grande generosità queste iniziative.

Saluto di R. Vitali, governatore Distretto Lions

Da segnalare tra i convenuti anche la gradita presenza del Generale di Brigata Carmine Sepe e dell’Avvocata Costanza Gargano, Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Si è poi aperto il convegno vero e proprio con il primo intervento della professoressa Maria Cristina Messa, ex ministro e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi Onlus che ha sottolineato l’importanza della gestione dei dati riguardanti gli esami e i vari indicatori sanitari disponibili per i malati cronici. Questa massa si informazioni però spesso si scontra con alcuni fattori limitanti, quali la capacità di analisi dei dati raccolti, la loro corretta elaborazione e le strutture organizzative che li devono utilizzare. Manca ancora da parte dei medici e dei pazienti una sensibilità in questa prospettiva e si auspicano adeguati interventi educativi atti a favorirla.

Saluto di V.S. Pietroforte, Presid. Amici Palazzolo

Il dottor Ruben Razzante, docente di diritto dell’informazione presso l’Università Cattolica e consulente della Commissione Anti-odio del Senato, si è soffermato sulla necessità di intervenire nei confronti degli algoritmi utilizzati dal sistema informatico al fine di contrastare le disuguaglianze. La Commissione da lui presieduta, ha proposto, a questo proposito, un emendamento all’articolo 3 della legge nazionale sull’Intelligenza Artificiale per vincolare coloro che elaborano tali algoritmi ad alcuni parametri di riferimento (principi fondamentali) e perché intervengano laddove si ravvisino eccessi di discriminazione. Occorre considerare che la tecnologia non è mai neutra e non deve mai perdere di vista il rispetto dell’uomo.

Molto interessante l’intervento del fisico Giuseppe Barbalinardo, senior director Artificial Intelligence – Tonal (CA – USA), il quale ha analizzato alcuni dati provenienti da una ricerca svolta negli USA (ma adattabile anche al nostro Paese) che segnalano l’atteggiamento delle persone di fronte agli interventi che favoriscono la longevità (attività fisica, alimentazione, vita salutare, ecc.). Ebbene, si è rilevato che le persone con età superiore ai 55 anni sono decisamente meno sensibili al problema e alla prevenzione. Cosa preoccupante perché è proprio in questa età che si dovrebbe avere più attenzione alla propria salute.

Interv. di C. Messa Dirett. Scient. Fond. Don Gnocchi

Con il suo team, Barbalinardo, ha realizzato diversi strumenti e accessori intelligenti per facilitare le attività di prevenzione e sostegno alle persone anziane, che, oltre a fornire un controllo continuo dello stato di salute, garantiscono autonomia attraverso vari strumenti tecnologici, prevengono infortuni, favoriscono attività fisioterapiche, e possono anche mitigare l’isolamento sociale.

Due brevi domande finali hanno ancora riguardato dal dottoressa Maria Cristina Messa e il dottor Ruben Razzante. La prima ha accennato alla digital terapy e alla telemedicina, rivelandone certi limiti, come il fatto che oggi  la si utilizzi in modo asincrono e non simultaneo come in prospettiva dovrebbe essere. Il dottor Razzante si è soffermato sulla necessità di non avere preconcetti nei confronti dell’Intelligenza Artificiale, che va studiata e non demonizzata. Purtroppo ancora manca una campagna di sensibilizzazione in tal senso che dovrebbe coinvolgere gli studenti attraverso le istituzioni educative e i media, avvalendosi di giornalisti sensibili al problema e non prevenuti.

Interv. R. Razzante, Doc. Diritto Inform. UniCatt

Al termine del convegno, possiamo dire che i relatori hanno contribuito a chiarire molte idee su questo tema che oggi è più che mai urgente conoscere e affrontare: l’Intelligenza Artificiale nasconde pericoli, perplessità, ma la nostra, che è una società che invecchia, ne ha bisogno e tutti devono poterla  utilizzare in modo consapevole e responsabile, compresi gli utenti della terza età.

Interv. G. Barbalinardo, Sen. Dirett. Tonal CA-USA

Related Articles

Ultimi Articoli