venerdì, Ottobre 3, 2025

La nuova targa dedicata al partigiano Guido Brighi

Il prossimo 25 aprile ricorrerà l’80° anniversario del 25 Aprile 1945 e dopo vent’anni di dittatura ci fu l’inizio della libertà del popolo italiano.

Milano città della Resistenza, medaglia d’oro al valore militare, simbolo di quel momento storico cui i maggiori esponenti della lotta partigiana sfilarono lungo le vie della città fino in piazza Duomo cui partecipò un’immensa folla. In prima fila c’erano Giovanni Battista Stucchi, Mario Argenton, Ferruccio Parri, Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Enrico Mattei e Fermo Solari.  

Dalla data del 25 aprile 1945, l’Italia avviò il processo di democrazia che la porterà al voto il 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica ed eleggere i membri dell’Assemblea Costituente. L’esito della votazione stabilì la vittoria della repubblica, l’Italia diventò una Repubblica democratica. In seguito la costituitasi Assemblea Costituente nella seduta del 22 dicembre 1947 approvò la Costituzione della Repubblica Italiana che fu promulgata il 27 dicembre seguente, firmata da Enrico De Nicola, Capo provvisorio dello Stato ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. Questa premessa storica mi consente di riferire che il Comune di Milano per la ricorrenza dell’80° anniversario del 25 Aprile, lunedì 17 marzo scorso, ha presentato in Sala Alessi a Palazzo Marino il progetto “Tempo di Pace e Libertà. Ottanta anni di Liberazione” nato nell’ambito di “Milano è Memoria”. Un progetto con un programma di oltre 70 eventi, incontri, conferenze e momenti di riflessione che seguiranno nel corso dell’anno per onorare i valori della Resistenza e della lotta partigiana tra passato, presente e futuro. Il progetto è stato presentato dalla Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi; dall’Assessore alla cultura, Tommaso Sacchi; dal Capo di Gabinetto del Sindaco, Filippo Barberis e da Luca Gibillini, responsabile del progetto Milano è Memoria.

I capi Partigiani sfilano a Milano, 25 aprile 1945

Tale programma è iniziato già venerdì 21 marzo scorso con la cerimonia dello scoprimento della targa posta in via Mac Mahon 21 e dedicata al Partigiano Guido Brighi.

Del Partigiano Guido Brighi si avevano poche notizie, ma grazie alla paziente ricerca della giornalista Lorenza Pleuteri sono emerse altre notizie sul giovane partigiano, partendo dal cippo a lui dedicato che lei scoprì casualmente. Dopo seguendo alcuni indizi, ha trovato altre informazioni riportate nel suo libro “Il figlio più bello Guido Brighi, partigiano”. 

Italo Maurizio Brighi con i rappresentanti istituzionali

Chi era il Partigiano Guido Brighi di cui è stata posta la targa sulla parete dell’abitazione dove lui aveva abitato? Dalle notizie scoperte si può dire che la sua storia è quella di un giovane combattente che ha sacrificato la vita per la libertà. Il giovane Partigiano Guido Borghi, era un paracadutista e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si aggregò ai partigiani della 52ª Brigata Garibaldi.

Il 29 agosto 1944 era di pattuglia sulla statale Como Bergamo, fermano un camioncino che però si allontana, ma torna con a bordo un marò che con il fucile sparò alla schiena del partigiano Guido Brighi, un giovane milanese di appena 22 anni ferendolo gravemente. Purtroppo morirà il giorno seguente presso l’Ospedale Sant’Anna di Como, fra le braccia della madre Giovanna Tradati nel frattempo avvisata di tale fatto.

Intervento di A. Censi, Assessora Comune di Milano

La cerimonia dello scoprimento della targa dedicata a Guido Brighi, è stata presieduta da  Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano; da Giulia Pelucchi, Presidente del Municipio 8 di Milano; da Ardemia Oriani, della Segreteria ‘ANPI Provinciale di Milano; da Claudio Consonni dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani; dalla giornalista Vera Paggi in rappresentanza di Lorenza Pleuteri autrice del libro; del sindaco di Alzate Brianza, Paolo Frigerio e dell’avvocato Italo Maurizio Brighi nipote di Guido Brighi. 

Inoltre alla cerimonia erano presenti: don Maurizio  Cuccolo, parroco della Parrocchia Santa Maria di Lourdes; gli Assessori del Municipio 8, Veruska Mandelli e Fabio Galesi; la Dottoressa Rossella Montagnani Presidente della sezione ANPI di via Bodoni e il Presidente onorario Franco Strangio; alcuni rappresentanti delle Forze Militari, dei Carabinieri, della Polizia di Stato e diversi cittadini.  

Intervento Presidente Municipio 8, G. Pelucchi

Dopo lo scoprimento della targa sono seguiti gli interventi istituzionali dell’Assessora Arianna Censi; della Presidente Giulia Pelucchi; di Ardemia Oriani e di Claudio Consonni, che hanno riferito sui valori della Resistenza ribadendo che mai come in questo periodo tali valori vanno trasmessi alle nuove generazioni.

Intervento di A. Oriani, Segreteria dell’ANPI Provinciale Milano

Molto interessanti sono stati anche gli interventi di Vera Paggi e di Italo Maurizio Brighi nipote del partigiano Guido Brighi che hanno presentato in breve la storia di Guido e del cippo che la mamma di Guido, signora Giovanna Tradati, fece costruire poco distante dal luogo dove fu sparato il figlio, al chilometro 47 della statale 342 Briantea. Riferendo che la signora Giovanna ogni domenica accompagnata dall’autista andava a portare i fiori presso il cippo fino a che è mancata, in seguito si è scoperto che aveva incaricato una famiglia affinché non mancassero i fiori presso il cippo.

Intervento giornalista Vera Paggi

Nell’ambito dell’80° anniversario, va riferito che il 13 marzo scorso da parte della Sezione ANPI Codè Montagnani di via Bodoni sono state poste quattro nuove Pietre d’inciampo dedicate ai partigiani di cui: in via Gallarate, 41 a Alice Ventura Battaglia, nata nel 1894, arrestata il 6.8.1944, deportata a Ravensbruck, assassinata il 5.3.1945; in via Sonnino, 2 a Giovanni Bergamaschi, nato il 1914, arrestato il 18.12.1944, deportato a Mauthausen, assassinato il 21.4.1945 a Gusen; in via Gadames, 119 a Ezio Bortolotti, nato il 1923, arrestato il 18.12.1944, deportato a Mauthausen, assassinato il 30.4.1945 a Gusen; in viale Certosa, 97 a Alvaro Filippi, nato nel 1924, arrestato il 22.12.1944, deportato a Mauthausen, assassinato il 26.4.1945 a Gusen.

Foto ricordo con Italo M. Brighi nipote di Guido Brighi

Desidero concludere questa descrizione nel riferire che nella giornata del 21 marzo a Milano c’è stato lo scoprimento della targa dedicata a Guido Brighi mentre a Trapani era in corso la manifestazione nazionale nel ricordo delle vittime di mafia di cui quest’anno ricorre il 30° anno di avvio di quella manifestazione pacifica voluta da don Luigi Ciotti, che fu l’ispiratore e fondatore del Gruppo Abele e di Libera. Il 21 marzo è l’inizio di primavera, facendo un parallelo, la primavera del 1945 purtroppo vide tanti giovani caduti per la libertà mentre la primavera del 1995 vide i giovani di don Ciotti manifestare pacificamente contro la mafia. E come ha riferito don Ciotti, questa lotta pacifica deve continuare poiché sono molte le famiglie che desiderano conoscere la verità sulle morti dei loro familiari vittime innocenti di mafia.

Le quattro nuove Pietre d’inciampo

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