…al via la 1a campagna nazionale che aiuta a ridisegnare la prevenzione delle patologie cardiometaboliche causate dall’obesità e sovrappeso
È possibile misurare la salute del cuore? Si può stimare il rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche legate a sovrappeso e obesità? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: basta un metro da sarto. Misurare la circonferenza vita significa misurare la quantità di grasso addominale viscerale che è un indicatore predittivo di sviluppare patologie cardiometaboliche. Significa dunque acquisire consapevolezza e fare scelte responsabili di salute a cominciare da quella di rivolgersi prontamente ai medici per una adeguata e personalizzata valutazione del rischio.
L’obesità è una malattia complessa e multifattoriale e la sua gestione richiede un approccio multidimensionale. Il primo passo è certamente rappresentato dalla prevenzione attraverso la modificazione degli stili di vita. Tuttavia, quando questa prima strategia risulta insufficiente, o non del tutto efficace, è possibile ricorrere, mantenendo comunque sempre stili di vita salutari, anche alla terapia farmacologica e, in casi selezionati, alla chirurgia bariatrica.
Non una semplice campagna educativa (www.peruncuoresano.it) ma un progetto ambizioso che offre strumenti pratici che verranno promossi e divulgati attraverso i canali web e social che si protrarrà nel corso dell’anno, passando dalla Giornata Mondiale dell’Obesità di marzo fino alla Giornata Mondiale del Cuore di settembre.
“Questa campagna rappresenta la conferma dell’impegno che FIPC promuove nell’ambito della prevenzione a tutto tondo e dunque anche dell’obesità che è uno tra i più importanti fattori di rischio modificabili su cui è possibile intervenire per prevenire gravi patologie cardiometaboliche. Il nostro obiettivo è fornire ai cittadini le informazioni necessarie per comprendere l’importanza dei comportamenti salutari come strumento di prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, nel caso specifico – interviene Emanuela Folco, Presidente FIPC – correlate a obesità e sovrappeso e dunque generare la consapevolezza di poter compiere scelte responsabili di salute. Ridurre anche di pochi centimetri la circonferenza vita, con l’obiettivo di avvicinarsi e raggiungere il valore soglia consigliato, non è una questione estetica ma una scelta di salute e rappresenta un’importante strategia di prevenzione delle malattie cardiometaboliche. Possiamo fare tutto ciò grazie anche alla collaborazione con le più importanti realtà scientifiche e istituzionali che ci sostengono nel fornire alla popolazione strumenti e informazioni utili per far comprendere l’importanza dei comportamenti di prevenzione finalizzati al raggiungimento del benessere psico-fisico e della qualità di vita”.
I lavori di presentazione della campagna si sono aperti con il messaggio di saluto del Ministro della Salute Orazio Schillaci: “Questo evento è dedicato ad una delle principali sfide sanitarie del nostro tempo. Contrastare l’obesità significa agire su uno dei principali fattori di rischio per molte malattie croniche, incluse quelle cardiometaboliche. La prevenzione è l’alleata più efficace in questa battaglia, e il Ministero della Salute è costantemente impegnato a promuovere iniziative per diffondere l’importanza di stili di vita sani. Una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare, ad esempio, non sono soltanto raccomandazioni, ma strumenti concreti che possono fare la differenza nella vita di milioni di persone. È importante informare e sensibilizzare i cittadini sulla riduzione dei rischi corsirelati all’obesità e migliorare lo stato di salute, favorendo la collaborazione tra istituzioni, associazioni e operatori del settore. E proprio in questa direzione va la campagna che si presenta oggi e che trova pieno sostegno del Ministero della Salute. Ringrazio la Fondazione Italiana per il Cuore per il prezioso contributo e auguro a tutti buon lavoro”.
Esiste un grasso che fa male
Il grasso corporeo non è solo una riserva di energia, ma un elemento fondamentale per il nostro organismo, tanto da essere considerato un vero e proprio organo endocrino. Questo significa che il tessuto adiposo non si limita ad accumulare lipidi, ma comunica costantemente con gli altri organi attraverso la produzione di specifiche sostanze chiamate adipochine che svolgono un ruolo simile a quello degli ormoni.
“In condizioni di obesità, l’accumulo di tessuto adiposo nell’addome (il cosiddetto grasso addominale viscerale) non solo ne comporta un aumento quantitativo, ma si associa ad alterazioni della secrezione di adipochine e di molecole proinfiammatorie e protrombotiche, causando infiammazione cronica di basso grado. Tutto ciò influisce negativamente sugli organi vitali, riducendone la funzionalità e aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche. L’accumulo di questo grasso con alterazioni funzionali in sede addominale viscerale è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di patologie gravi come quelle cardiovascolari, il diabete mellito di tipo 2, le patologie epatiche associate al metabolismo e l’insufficienza renale cronica, alcune forme di cancro e patologie polmonari. Alla base di questo rischio di malattia – spiega Paolo Magni, Presidente del Comitato Scientifico FIPC e Professore presso l’Università̀ degli Studi di Milano – vi è il fatto che il grasso addominale viscerale altera il metabolismo glucidico, promuovendo resistenza all’insulina, e lipidico, con un profilo metabolico che aumenta il rischio di aterosclerosi e di disfunzione endoteliale nelle arterie. Per questi motivi, la valutazione della entità del tessuto adiposo addominale viscerale con la misurazione della circonferenza vita è molto utile e importante”.
Le differenze di genere
In Italia i dati aggiornati al 2023 ci dicono che l’obesità degli adulti (35 -74 anni) riguarda il 23% degli uomini e il 25% delle donne.
“Nelle donne, fino alla menopausa, gli estrogeni svolgono un ruolo protettivo, limitando l’accumulo di grasso viscerale. Tuttavia, con la menopausa e il calo di questi ormoni, il grasso tende a spostarsi verso l’addome, aumentando il rischio di problemi cardiometabolici. Per gli uomini, invece – osserva Cecilia Politi, Responsabile Medicina di Genere di FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) – il discorso è diverso: già a partire dalla mezza età, il calo del testosterone favorisce l’accumulo di grasso nella zona addominale. È proprio questa distribuzione centralizzata, legata agli ormoni androgeni, che li rende più predisposti a sviluppare grasso viscerale. Questo spiega perché sia fondamentale comprendere come il nostro corpo cambia ed adottare strategie preventive rivolte agli uomini e alle donne”.
L’iniziativa è sostenuta grazie al contributo non condizionante di Novo Nordisk, GVM Care & Research, Zentiva e Daiichi Sankyo, si avvale del sostegno di ben 18 società scientifiche e associazioni di pazienti, oltre al patrocinio del Ministero della Salute. Questa sinergia tra Istituzioni, mondo scientifico e comunità garantisce un approccio multidisciplinare, capace di incidere nel concreto sulla salute pubblica.
Per un cuore sano, combatti le “Fake news” più comuni
L’obesità è solo questione di mancanza di volontà. Falso. L’obesità è una malattia complessa, influenzata da molteplici fattori, genetici, ambientali e socioeconomici ecc. Richiede un approccio multidisciplinare
La pasta fa ingrassare. Falso. I cereali (es. pasta, pane e riso) sono una fonte preziosa di carboidrati complessi, essenziali per l’energia del corpo. In una dieta equilibrata, il 50-60% delle calorie dovrebbe provenire da carboidrati, preferendo quelli integrali.
L’ananas brucia i grassi. Falso. L’ananas contiene bromelina, una sostanza che aiuta a digerire le proteine, ma non ha alcun effetto sui grassi.
Tutti i grassi sono dannosi. Falso. I grassi sani (es. quelli dell’olio d’oliva, frutta secca e pesce) proteggono il cuore. I grassi saturi e dei cibi processati, possono aumentare il rischio cardiovascolare.
Fare addominali elimina la pancetta. Falso. Gli addominali rafforzano i muscoli e migliorano la postura, ma non eliminano il grasso localizzato. È necessaria una combinazione di dieta e attività fisica generale.
Le intolleranze causano sovrappeso. Falso. Non c’è connessione tra intolleranze alimentari e obesità. Le intolleranze possono causare disturbi, ma non sono responsabili dell’accumulo di grasso corporeo.
Per dimagrire basta saltare i pasti. Falso. Saltare i pasti rallenta il metabolismo e ostacola il dimagrimento. Una dieta equilibrata e regolare è fondamentale per perdere peso in modo sano.
Per un cuore sano, segui i 5 Comportamenti Salutari
Segui una dieta sana ed equilibrata: mangiare in modo sano è fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari, epatiche e renali, oltre a ridurre il grasso viscerale. Affidarsi a professionisti per piani alimentari personalizzati è essenziale, evitando diete fai da te.
Pratica attività fisica regolare: fare almeno 150 minuti di esercizio moderato o 75 minuti di attività intensa a settimana aiuta a mantenere il peso e a contrastare il grasso viscerale. Segui programmi di allenamento personalizzati per evitare danni alla salute.
Gestisci lo stress: lo stress cronico aumenta il cortisolo, favorendo l’accumulo di grasso addominale e il rischio di malattie. Ridurre lo stress aiuta a proteggere il cuore e la salute generale.
Smetti di fumare: il fumo non solo danneggia la salute, ma contribuisce anche all’accumulo di grasso viscerale e a un metabolismo rallentato. Eliminare il fumo migliora il profilo metabolico e riduce i rischi per la salute.
Segui le indicazioni mediche: aderire a stili di vita salutari, ai controlli medici e alle terapie prescritte è indispensabile per prevenire il peggioramento di condizioni mediche e mantenere i risultati raggiunti
La Fondazione italiana per il cuore (FIPC) è un ente senza scopo di lucro che dal 1990 promuove la cultura della PREVENZIONE come valore per la Salute sia individuale che pubblica.
FIPC opera per creare valore tangibile per cittadini/pazienti, comunità scientifica e sanitaria e Istituzioni per sostenere i bisogni educativi/informativi su fattori di rischio, prevenzione e cura delle malattie cardio-cerebrovascolari e metaboliche e patologie collegate a stili di vita non salutari.
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